Motori24

Avanza la formula mid-term

  • Abbonati
  • Accedi
MOBILITÀ SOSTENIBILE

Avanza la formula mid-term

  • –di Claudia La Via

Oggi in azienda il vero benefit non è più l'auto, ma un'offerta integrata di servizi capaci di favorire e semplificare la mobilità. Sia il dirigente che l'impiegato vogliono potersi spostare per lavoro senza pensieri e senza doversi preoccupare di valutare - magari assieme al travel o al fleet manager - i percorsi e i mezzi più idonei. Tutto deve essere codificato e flessibile al tempo stesso. Una tendenza confermata anche dall'ultimo Corporate vehicle observatory realizzato dalla società di noleggio a lungo termine (Nlt) Arval, dove emerge l'interesse di molte aziende per formule di noleggio più breve o modalità di condivisione dei veicoli come il car sharing e il car pooling. Il motivo? Anche la flotta oggi segue l'elasticità che è richiesta alle aziende: deve adattarsi a esigenze che, nell'arco di pochi mesi, possono variare sensibilmente.

Per questa ragione oggi le due formule “classiche” del renting, il breve e il lungo termine, non sono più sufficienti. Si sta facendo strada una versione mediata, in grado di coniugare la flessibilità del breve all'efficacia del lungo termine. Si tratta del noleggio a medio termine (mid-term) su cui però l'Italia non è ancora davvero partita. Fra le principali società di Nlt è stata Arval a lanciarlo un anno fa: già operativo in Europa, in Italia dovrebbe partire prossimi mesi.

Intanto, realtà come la società di noleggio Europecar, oltre ai classici noleggi brevi, mette a disposizione anche per le aziende pacchetti plurimensili fino a un massimo di dodici mesi: si tratta delle formule Fitrent che prevedono noleggi prolungati nel tempo, da 30 giorni in su, con tutti i vantaggi di un'offerta a lungo termine ma senza il vincolo di una durata superiore alle effettive necessità.

Sul tema della flessibilità si stanno muovendo anche i costruttori. Un esempio è Daimler che, all'interno del nuovo brand di servizi Mercedes me, ha lanciato Move me per offrire soluzioni di mobilità intelligente: fra queste c'è Daimler Fleet management, attraverso cui «è possibile noleggiare vetture Mercedes-Benz con un pacchetto completo di servizi premium per la gestione tecnica e amministrativa della vettura», spiega Valentina Pedrazzoli, amministratore delegato di Mercedes-Benz Charterway.

L'obiettivo è trasformare l'auto aziendale in un servizio di mobilità integrata, dove al classico noleggio possono affiancarsi una serie di servizi - tutti inclusi nel canone - che permettano gli spostamenti in modo facile anche in altre città e Paesi. Chi opta per il pacchetto di Nlt standard con durata 36 mesi, può usufruire di servizi legati anche ad altre realtà del gruppo Mercedes, come i minuti da utilizzare sulle vetture del car sharing a cui si aggiungerà presto un pacchetto di voucher per il servizio Mytaxi, a cui hanno già aderito circa 400 taxi.

Il concetto di mobilità integrata passa anche dagli esperimenti riusciti di corporate car sharing come AlphaCity, il progetto targato Alphabet e Bmw, lanciato per permettere alle aziende di risparmiare sulle spese di viaggio e ai dipendenti di avere sempre veicoli a disposizione per trasferte di lavoro, spostamenti in città, ma anche viaggi privati. «Una soluzione per razionalizzare le spese, contenere i consumi e utilizzare in modo efficace i mezzi a disposizione», sottolinea Marco Girelli, sales & marketing director di Alphabet. AlphaCity è strutturato sul collaudato modello del noleggio a lungo termine, e consente ai collaboratori di un'impresa di noleggiare le vetture per i viaggi legati alla loro attività. La registrazione di ogni singolo spostamento è controllata da un software e il costo viene automaticamente assegnata all'area aziendale di pertinenza. Inoltre AlphaCity consente di mettere a disposizione del personale le vetture della flotta anche nel tempo libero.

Un utilizzo che, a libera scelta dell'azienda, può avvenire a titolo gratuito oppure a fronte del pagamento di una tariffa di utilizzo definita, ammortizzando così almeno in parte il canone di noleggio.

Resta solo un nodo da sciogliere. Meno di business e più “emotivo”: la visione dell'auto, seppure aziendale, come un bene personale. Una recente indagine condotta da AutoScout24 ha sottolineato infatti come, quando si parla di auto, il 60% degli italiani consideri la privacy un valore irrinunciabile a tal punto da essere restii a condividerla con altri passeggeri, soprattutto se estranei, rinnegando così il crescente fenomeno del car pooling. Stessa cosa per la possibilità di prestare il proprio veicolo e, come ha evidenziato l'indagine, la percentuale non cambia che si tratti di auto di proprietà o meno. Nonostante questo, però, il mondo delle flotte aziendali è ormai pronto alla “rivoluzione”. Lo dimostra il recente ingresso - dopo le sezioni lungo termine, breve termine e servizi automobilistici - anche del segmento del vehicle sharing (i servizi di car sharing, ndr) all'interno di Aniasa, l'associazione nazionale industria dell'autonoleggio e servizi automobilistici di Confindustria. D'ora in poi, infatti, alla già associata Aci Global, si uniranno anche i tre principali operatori del comparto (car2go, Enjoy e Twist) forti di numeri importanti. Dall'arrivo in Italia, nell'estate del 2013, di questa formula di mobilità oggi sono circa 490mila gli iscritti al servizio, 5,5 milioni i noleggi registrati e una flotta di veicoli condivisi che ammonta a 3.300 unità.

© Riproduzione riservata