Motori24

Ecco le più amate da noleggiatori e manager

  • Abbonati
  • Accedi
AUTO AZIENDALI

Ecco le più amate da noleggiatori e manager

  • –di Corrado Canali

Nel noleggio l'aumento delle immatricolazioni è stato veramente impressionante nel 2014 e più che positivo nel 2015. A confermarlo è Pietro Teofilatto, direttore della sezione noleggio di Aniasa. «Di solito l'immissione in flotta per la stagione turistica si verifica da marzo in poi - spiega -, ma quest'anno, specialmente per l'Expo e per i positivi riscontri sul fronte tour operator, c'è stata un'accelerazione anticipata che ha portato a collocare fino a 140mila auto in 1.600 punti di noleggio in tutta Italia».

Tirando le somme, il noleggio riguarda ormai 4 auto ogni 10. Ha saputo rinnovare le sue offerte, che adesso spaziano da contratti della durata di un giorno a quelli quinquennali, prevedendo la consegna di vetture nuove, ma anche usate con percorrenze fino a 100mila chilometri. La parola d'ordine, insomma, è “flessibilità” perché ogni azienda ha esigenze tutte sue e, al suo interno, ogni utilizzatore di un'auto ha a sua volta problemi di mobilità molto personalizzati.

«Il dato sostanziale che emerge è quello di un deciso cambiamento del rapporto degli italiani con l'automobile, che li porta al lavoro o in giro nel tempo libero», spiega il direttore vendite e marketing di Alphabet, Marco Girelli. Fino a pochi anni fa, “possedere” una quattro ruote era essenziale; oggi, invece, è più importante “guidare”, con i minori costi possibili. Un cambio di mentalità favorito dalle grandinate di multe per eccesso di velocità. Oggi velocità e potenza non sono più valori assoluti, anzi rappresentano elementi di rischio. Ed ecco che le vetture offerte alle flotte aziendali diventano appetibili anche per chi in passato ragionava solo in termini di cavalli e prestazioni.

«Questo non significa che non si vogliono più vetture di fascia alta - precisa Teofilatto - il fenomeno del downsizing, la preferenza di vetture di fascia più economica e con minori spese di gestione, si è ormai stabilizzato, ma gli utenti pensano più ai consumi che alle prestazioni».

La riprova della razionalizzazione dei desideri a quattro ruote sta nella forte riduzione nelle flotte delle vetture appartenenti ai segmenti E e F, scese al di sotto del 10% per la necessità da parte delle aziende di contenere i costi.
Ma quali sono allora i modelli preferiti dal noleggio a lungo termine? Il podio del primo semestre 2015 è monopolizzato dal brand Fiat con Panda, 500L e 500. L'orgoglio tedesco è salvato dalla Volkswagen Golf, quarta, dalla Vw Passat, ottava e dal 15esimo posto dell'Audi A3.

«Dopo aver chiuso il 2014 con un fatturato in crescita e un forte aumento di immatricolato, ci attendiamo per il long term un 2015 in linea con lo scorso anno - dice Teofilatto -. Sono certo che gli operatori del noleggio saranno pronti a fare la propria parte nel sostegno alle esigenze di mobilità aziendale e turistica».
Nel mondo delle flotte, insomma, nulla è più uguale a ieri. Ma, allora, l'auto aziendale del 2015 è un fringe benefit o uno strumento di lavoro? «Togliersi tutti i pensieri relativi all'acquisto, ai costi per bollo, manutenzione e assicurazione e alla rivendita della vettura a fine vita è indubbiamente un incentivo formidabile per i dipendenti», spiega Massimiliano Giotti, responsabile flotte Mazda.

«In più, l'auto aziendale è un modo per aumentare di fatto gli stipendi e fidelizzare il personale», aggiunge a sua volta Teofilatto. E siccome la coscienza verde è sempre più diffusa, un modo per far felici i collaboratori e, nello stesso tempo, dare ulteriore lustro all'immagine aziendale consiste nel puntare sulle motorizzazioni alternative, in particolare quelle ibride. Una svolta che diventa ormai interessante anche perché molti costruttori hanno pianificato un'offerta crescente di versioni a doppia propulsione, comprese quelle di piccolo “taglio” come ad esempio la Toyota Yaris Hybrid, in grado di offrire livelli di consumi e di emissioni a livelli delle motorizzazioni ecologiche più tradizionali, a Gpl o a metano.

La bufera seguita al “dieselgate” che ha colpito il Gruppo Volkswagen potrebbe, però, rivoluzionare gli scenari futuri del mercato auto, con effetti anche sulla composizione delle flotte.

Mercedes GLC, il suv premium cambia lettera

Fiat 500X, ecco lo sport utility tutto made in Italy

Renault Kadjar, il gemello diverso di Nissan Qashqai

Toyota Auris Hybrid, La wagon media che «beve» poco

Ford?Mondeo?Hybrid, benzina e batterie per l'«americana»

Nissan Leaf, più autonomia per la giapponese

© Riproduzione riservata