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Walter de Silva lascia Volkswagen, ecco cosa “farà da grande”

A fine novembre Walter de Silva lascia l'incarico di responsabile dello stile dei dodici marchi del Gruppo Volkswagen. Ufficialmente andrà in pensione, visto che a febbraio compie 65 anni, ma in anticipo sui programmi inizialmente previsti. Infatti avrebbe voluto lasciare l'incarico nel Gruppo nel 2018 e da presidente dell'Italdesign, ma soprattutto dopo portato a termine gli ambiziosi progetti che avevo annunciato per il Centro stile fondato da Giorgetto Giugiaro: un'Accademia Italdesign con un proprio campus che avrebbe dovuto diventare un autentico magistero della carrozzeria italiana e magari anche un Museo dello Stile italiano, il tutto contestualizzato nel territorio torinese. “Torino è una bella addormentata - aveva spiegato il giorno dell'insediamento a presidente dell'Italdesign - bisogna risvegliarla utilizzando tutto il bene e il male che c'è nell'auto”. Poi la decisione improvvisa, forse, maturata negli ultimi mesi come conseguenza del terremoto che ha scosso il Gruppo VW in seguito al “dieselgate”.

A decidere è stato ancora una volta lui, così come tanti anni fa quando lasciò l'Alfa Romeo dopo esserne stato l'artefice di un “rinascimento”, sia pure momentaneo, con modelli come la 156 e la 147. Resterà come consulente del Gruppo VW? Difficile dirlo oggi quando a prevalere è la stanchezza come conseguenza forse dell'amarezza di sentirsi un pò tradito da quella che è stata la “sua” seconda casa dopo, naturalmente, l'Alfa Romeo e cioè il Gruppo Volkswagen. Come sempre in questi casi la riservatezza è la prassi più naturale. Solo fra qualche mese, magari a freddo, si sapranno i veri motivi che l'hanno portato a chiudere una carriera così lunga, 44 anni di attività sempre ad altissimo livello, ma non in bellezza come avrebbe voluto.

Accontentiamoci per ora della scuse di rito. “Non so quanti voli ho preso e quante centinaio di modelli ho visto e valutato”. C'è chi sostiene che si potrebbe dedicare all'insegnamento, magari all'Università di Bologna che gli ha attribuito una laurea ad honorem in design e inaugurato in suo onore il primo corso di laurea in design del prodotto industriale. Le idee del resto non gli mancano. Alcune le ha espresse nel corso del seminario “Meet the Masters” organizzato dal mensile Quattroruote, su iniziativa di Carlo Cavicchi responsabile delle relazioni esterne dell'Editoriale Domus con l'obiettivo di offrire un contributo culturale a dei giovani designer provenienti da Corea, Giappone, Cina, Thailandia e India che lavorano già nei Centri stile di alcune Case automobilistiche, facendoli incontrare con i nostri grandi protagonisti del design, da De Silva a Giugiaro, da Giolito a Manzoni offrendo loro l'occasione di un'apertura mentale praticamente unica visto che sarebbe stato quasi impossibile per loro avere un contatto con così tanti guru del design.

Ci mancherà, eccome, Walter de Silva, almeno quanto peserà in futuro sullo stile dei brand del Gruppo VW, ma qualsiasi cosa farà la seguiremo con grande risalto. (C.Ca.)

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