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Fiat Tipo ricomincia da tre: al volante della nuova berlina

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Fiat Tipo ricomincia da tre: al volante della nuova berlina

Ha un compito difficile, quello di sostenere l'offerta Fiat nella fascia media. La nuova Tipo, dal nome storico e illustre, riprende, infatti, quello della «cinque porte» che sostituì nel 1988 la mitica Ritmo, si presenta nelle non facili vesti della berlina a tre volumi compatta, tipologia di carrozzeria che in Italia non ha mai suscitato troppi entusiasmi. Ma al primo colpo d'occhio ci sembra che antichi pregiudizi possano svanire. La linea è curata e fa scena.

La Fiat Tipo per qualità, cura del design, dimensioni (soprattutto), dotazioni è distante anni luce da altre berline tre volumi per “mercati esotici” come la Renault Symbol, per esempio, o altre vetture derivate dalle compatte di segmento B a cinque porte, quale per esempio la stessa Fiat Linea, che affianca, ed è costruita nello stesso stabilimento Tofas di Bursa, in Turchia.

La Tipo, infatti, punta a un segmento superiore, non tanto per le dimensioni (analoghe a quelle della Linea, ma ha passo più grande) quanto per, dotazione e qualità dinamiche o della vita a bordo e, soprattutto, per lo stile: il terzo volume è dissimulato, ben integrato, non è un'aggiunta a posteriori come spesso accade. Infatti, la Tipo non è derivata da una cinque porte alla quale è aggiunto un bagagliaio, ma è nativamente a tre volumi ed è creata in seno a un progetto che, battezzato Aegea porterà alla nascita di due modelli decisamente interessanti per il nostro mercato: la classica cinque porte, e la station wagon. In questo senso la Tipo è destinato a soddisfare esigenze di mercati molto differenti, come quelli che compongono la regione cosiddetta Emea: Europa, Middle East e Africa. Insomma è una vera è propria world car che nel mirino ha anche vetture come la Mazda 3 Sedan, la Nissan Pulsar/ Tiida.

La macchina è realizzata su un'evoluzione dell'architettura B-Wide di Fca, nella variante “awd”, a trazione anteriore (l'altra è quella “integrale” di 500X e Renegade) con un passo allungato di oltre due cm rispetto a quello di altre vetture del gruppo, come la 500L.

È a tutti gli effetti un'auto di taglia media (tra le più grandi) con i suoi 4,53 metri di lunghezza. Si presenta con vesti equilibrate (lo sviluppo del design è opera de del centro stile italiano di Fca) , nelle quali risaltano anche soluzioni rivolte a migliorare la funzionalità come, le gobbe sul tetto che tendono ad aumentare lo spazio verticale nell'abitacolo senza fare perdere il profilo bombato al padiglione che aiuta a slanciare il profilo, o che conferiscono elementi di riconoscibilità come l'aspetto della fanaleria posteriore che esalta la larghezza della vettura o il disegno del frontale, dal quale affiorare un effetto 3D.

Al lancio la vettura è offerta in due allestimenti: Opening Edition e Opening Edition Plus, e due motori: il benzina 1.4 da 95 cavalli e turbodiesel 1.6 MultiJet II da 120 cavalli, quest'ultima disponibile solo con il livello Plus. In seguito arriveranno il 1.3 MultiJet 95 cv e un benzina da 1.6 litri e 110 cavalli con cambio automatico. L'abitacolo è improntato alla funzionalità. L'abitabilità è eccellente, anche nella zona posteriore e la nuova Fiat brilla per l'agevole accessibilità. Apprezzabile l'ergonomia. L'interno è arredato sobriamente, assemblato corettamente e con materiali gradevoli al tatto e alla vista per quanto riguarda la selleria e la parte superiore della plancia ai quali, però, si contrappongono rivestimenti di qualità inferiore nelle zone meno in vista e sui pannelli delle porte. Non convincono, ancora una volta la e regolazioni per l'inclinazione del sedile realizzati con un'antipatica leva a scatti. Il bagagliaio è enorme (520 litri) al livello della categoria superiore. La dotazione è abbastanza completa fin dall'allestimento Opening Edition (ci sono anche sull'impianto audio Bluetooth e i cerchi in lega da 16”), mentre il livello superiore propone il sistema d'infotainment Uconnect con schermo da 5” e navigatore, la retro-telecamera, i sensori di parcheggio e l'attivazione automatica di fari e tergi, oltre ai cerchi che diventano da 17” e al climatizzatore automatico e al cruise control.

I prezzi, concorrenziali, vanno da 12.500 euro (1.4 benzina in offerta lancio) a 20mila euro (16 diesel “plus”).
Al volante la turbodiesel, grazie anche alla coppia sostanziosa (320 Nm a 1.750 giri) è briosa e “svelta”. tenuta di strada e stabilità sono esenti da critiche e propiziano una guidabilità, quindi, è sempre istintiva e gradevole, tanto più che nel traffico si può contare anche sulla funzione City dello sterzo al quale si può solo imputare un'iniziale mancanza di progressività. Apprezzabile infine l'insonorizzazione che conferma la sensazione di essere a bordo di una vettura costruita con cura.

(Ha collaborato Massimo Mambretti)

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