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Il risiko dei noleggiatori ridisegna il mercato Nlt

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Flotte aziendali

Il risiko dei noleggiatori ridisegna il mercato Nlt

  • –di Pier Luigi del Viscovo

Adesso possono fare sul serio, possono giocare per vincere. Con questo pensiero collettivo i collaboratori di GE Capital Fleet services hanno accolto la cessione dell'azienda ad Arval (Gruppo Bnp Paribas). Un'operazione da 2,4 miliardi di euro di asset, per oltre 160mila veicoli gestiti da GE in 12 Paesi europei, con cui Arval diventa il primo operatore in Europa nel noleggio a lungo termine (Nlt). «Siamo davvero felici di accogliere all'interno di Arval a livello europeo sia i collaboratori che i clienti di GE Capital Fleet services», ha dichiarato Philippe Bismut, Ceo di Arval.

In queste parole c'è il senso di un'operazione che, oltre ai numeri e agli aspetti finanziari, ha innanzitutto, per il management, un significato di rafforzamento delle strategie. Perché un'azienda della galassia GE non è mai un'impresa qualsiasi e perché GE Capital Fleet services ha una storia importante di oltre un quarto di secolo. Agli albori del Nlt, dopo aver acquisito le attività di Avis, questa impresa era leader assoluta nel nostro Paese e primeggiava in Europa. Ma poi negli ultimi vent'anni, mentre il mercato cresceva e con esso tutti i concorrenti, la quota di GE Capital Fleet Services si riduceva sempre più, fino a posizionarsi intorno alla settima/ottava posizione, frutto di una strategia altalenante. Ma GE era ed è una scuola di management, capace di attrarre le migliori professionalità, che mal sopportavano di non poter convintamente rivaleggiare con i leader. Tra l'altro GE, assistita dal guru del management Peter Drucker, ha un modello strategico che prevede di dismettere le attività in cui non si riesce a stare nelle prime posizioni. Come il Nlt. Che aveva quindi un team preparato ma frustrato, che adesso invece sente di poter esprimere tutto il potenziale.

«Abbiamo acquisito un'azienda con una forte cultura di management, improntata al pragmatismo e alla velocità, che può aver sofferto negli anni vari cambi di strategia nel Nlt - commenta Grégoire Chové, direttore generale di Arval Italia e presidente della newco Arval Italy Fleet services -. I colleghi di GE Capital Fleet services mostrano forti aspettative, essendo entrati in un gruppo per il quale il Nlt è il core business. Nei prossimi mesi disegneremo una Arval Italia unica, con un piano triennale orientato a una ulteriore crescita, sia nel business attuale sia su nuove attività. Poter contare su professionisti già competenti ci farà risparmiare sui tempi di formazione che sarebbero necessari per nuovi assunti, consentendoci di accelerare rispetto agli obiettivi previsti nel piano, nel medio periodo».

L'operazione ha origine in Nord America, dove Element Financial (partner strategico di Arval) ha acquisito le attività di GE Capital Fleet Services in Canada, due anni fa. A fronte della volontà di GE di concentrarsi sulle attività industriali, Element Financial ha proseguito nell'acquisizione delle attività negli Stati Uniti (a fine agosto), in Messico, in Australia e in Nuova Zelanda (fine settembre), concordando con Arval di rilevare le attività in Europa. In questo modo, la Element-Arval Global Alliance diventa un leader mondiale, gestendo complessivamente una flotta di oltre 3 milioni di veicoli in 47 Paesi. Va specificato che si tratta di un'alleanza commerciale, senza partecipazioni incrociate. L'idea è quella di offrire una sponda nordamericana ai clienti europei di Arval, e lo stesso in Europa per i clienti di Element Financial.

Dal punto di vista finanziario, l'acquisizione europea è stata condotta da Arval, con il sostegno finanziario di Bnp Paribas, e dovrebbe avere un impatto minore sul ratio di gruppo Equity Tier 1, parzialmente compensato dalla vendita recente di una partecipazione in Klepierre a giugno e novembre 2015.

Questa è l'ultima, in ordine di tempo, di almeno tre operazioni significative che stanno interessando il settore del Nlt in questi ultimi mesi.

La più rilevante è senza dubbio l'accordo per la cessione di LeasePlan da parte del suo azionista al 100% Global mobility holding – una joint venture tra Volkswagen e Fleet Investments – a un consorzio di sei soggetti orientati ad investimenti di lungo periodo, per un valore complessivo di circa 3,7 miliardi di euro. L'accordo è ancora in attesa dell'approvazione delle autorità di regolamentazione competenti e dell'antitrust, inclusa la Banca centrale europea, di concerto con la Banca centrale olandese. Il closing dell'operazione – soggetto all'ottenimento delle autorizzazioni – è atteso entro la fine dell'anno.

Il consorzio è un gruppo di investitori a lungo termine composto dai principali fondi pensione olandese e danese, da società di investimento globali e società di private equity, e sta investendo attraverso LP Group, una società olandese di nuova costituzione.

L'altra operazione, di importo minore ma pur sempre indicativa, è il rafforzamento da parte di Iccrea BancaImpresa (Gruppo bancario Iccrea) della sua partecipazione in Car Server, la prima società a capitale interamente italiano specializzata nel Nlt, arrivando al 20% del capitale per un valore di 10 milioni di euro. Enrico Duranti, direttore generale di Iccrea BancaImpresa, spiega che «la scelta di aumentare la nostra partecipazione nel capitale di Car Server è conseguenza naturale dei costruttivi rapporti che legano le due aziende, ma soprattutto della qualità dei servizi che questa partnership offre ai clienti delle banche di credito cooperativo su tutto il territorio italiano».

Già in questi primi due anni di partecipazione, l'aumento di capitale ha consentito a Car Server di imprimere un'accelerazione alla crescita, arrivando a gestire oltre 28mila veicoli e chiudendo il bilancio 2014 con 191 milioni di fatturato, +9,6% rispetto all'anno precedente, generando un utile netto di 6,6 milioni, a fronte di un patrimonio netto di 32,7 milioni. Adesso potranno fare ancora meglio, come dichiara Giovanni Orlandini, amministratore delegato di Car Server: «La presenza qualificata nella nostra compagine societaria di un importante partner bancario ci offre una base patrimoniale ancora più solida, oltre ad un incremento della capacità finanziaria e commerciale a sostegno del piano di sviluppo poliennale».

In conclusione, queste operazioni indicano, secondo Fabrizio Ruggiero, presidente di Aniasa, «un trend di aggregazioni che si è andato consolidando negli ultimi anni e che trova spiegazione nell'alta competitività del mercato del noleggio veicoli, in cui gli operatori, per mantenere stabili i prezzi o per ridurli, sono impegnati nella ricerca di sempre maggiori economie di scala».

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