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Fiat Chrysler Automobiles, salgono i ricavi ma utile netto in calo

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BILANCI

Fiat Chrysler Automobiles, salgono i ricavi ma utile netto in calo

  • –di Andrea Malan

Fiat Chrysler sale in Borsa sull'ottovolante dopo l'annuncio di conti in chiaroscuro. Il consiglio d'amministrazione del gruppo italo-americano con sede in Olanda ha approvato i risultati del 2015 che, escludendo la Ferrari, vedono un fatturato a 110,6 miliardi di euro(+18%), un Ebit adjusted a 4,8 miliardi(da 3,3), un utile netto in calo a 93 milioni (da 359). Sul risultato netto hanno pesato soprattutto oneri straordinari per complessivi 2,2 miliardi di euro, di cui 1,6 miliardi di euro registrati nel 4° trimestre in Nordamerica per due fattori: riallineamento della capacità produttiva (834 milioni) e nuova metodologia di calcolo dei costi dei richiami futuri (761 milioni). L'utile netto adjusted (ovvero togliendo una serie di rettifiche e accantonamenti) sarebbe salito a 1,7 miliardi di euro dai 772 milioni del 2014.

Il debito netto cala a 5 miliardi
Includendo anche la Ferrari nei conti 2015 i ricavi netti salgono a 113,2 miliardi (+17,7%), l'Ebit adjusted a 5,2 miliardi (da 3,7), l'utile netto a 377 milioni (da 632), l'utile netto adjusted a 2 miliardi, rispetto al miliardo del 2014. Il debito netto, prima dell'impatto dello scorporo Ferrari, era a fine anno di 6 miliardi contro i 7,6 di fine 2014; contando anche l'effetto dello scorporo del Cavallino rampante, avvenuto nei primi giorni di gennaio, il debito netto industriale è sceso a 5 miliardi di euro. I numeri dell'azienda di Maranello vedono nel 2015 un fatturato di 2,6 miliardi di euro (+6% dai 2,45 del 2014), un Ebit adjusted in crescita da 404 a 473 milioni, un risultato netto in lieve aumento da 273 a 284 milioni (+4%). Gli oneri finanziari netti di Fca sono saliti nel 2015 a 2,3 miliardi di euro anche per effetto del rimborso anticipato dei debiti Chrysler.

Consegne al livello del 2014
Il titolo Fca, che era in calo prima dei risultati, ha accelerato in un primo momento fino a 7,19 euro (+2,5%) ma a una lettura più attenta dei numeri il mercato ha virato al ribasso e alle 12.30 perdeva oltre il 2% a 6,86 euro. L'aggiornamento del business plan 2014-2018 di Fca verrà fornito nel corso della conference call con gli analisti che si terrà nel pomeriggio alle 16.30. Le consegne totali di veicoli del gruppo nel 2015 sono rimaste a 4,6 milioni - lo stesso livello del 2014 - contro un obiettivo di 4,8 milioni. I risultati del 4° trimestre del 2015 (sempre escludendo Ferrari) vedono un aumento dei ricavi a 29,4 miliardi (+11%), un Ebit adjusted salito da 1 a 1,5 miliardi di euro, un utile netto in calo da 336 a 196 milioni.

Bene Nafta ed Europa
Per quanto riguarda le singole aree di business, il Nordamerica continua a produrre il 90% dei profitti: ha infatti raddoppiato l'Ebit (al lordo degli accantonamenti) a 4,45 miliardi dai 2,18 del 2014, su un totale di gruppo di 4,8 miliardi. L'Europa torna in attivo per 213 milioni (dal passivo di 41) mentre scivola in rosso l'America Latina (per 87 milioni contro un utile di 289) e l'Asia Pacifico perde il 90% dei profitti, crollati a 52 milioni da 541. Bene i componenti (utile salito da 285 a 395 milioni) mentre Maserati paga il calo delle vendite (ricavi da 2,7 a 2,4 miliardi) con un ribasso dell'Ebit da 275 a 105 milioni. Da segnalare, nell'ultimo trimestre dell'anno, ancora il raddoppio dei profitti operativi in Nordamerica (da 650 milioni a 1,33 miliardi) e un'America Latina che riesce a mantenersi in attivo per 29 milioni.

Gli obiettivi 2016
Gli obiettivi 2016 del gruppo (senza Ferrari) sono un fatturato «oltre i 110 miliardi di euro», ovvero al livello del 2015; un Ebit adjusted di «oltre 5 miliardi» rispetto ai 4,8 dell'anno scorso; un utile netto adjusted di «oltre 1,9 miliardi di euro» (rispetto a 1,7) e un indebitamento netto industriale «inferiore a 5 miliardi di euro». Le previsioni dettagliate sono per un «proseguimento del trend di miglioramento di Nafta ed Emea», un «ritorno a un leggero utile» in America Latina «con lo stabilimento di Pernambuco a regime nel secondo semestre del 2016»; sempre nella seconda parte dell'anno dovrebbe migliorare la redditività in Asia Pacifico; anche «la performance di Maserati è attesa migliorare nel secondo semestre a seguito del lancio del Levante».

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