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Audi quattro ultra: il 4X4 «eco» con trazione anteriore on demand

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TECNICA

Audi quattro ultra: il 4X4 «eco» con trazione anteriore on demand

  • –di Adriano Tosi

Il sistema di trazione integrale Audi per le auto a motore anteriore longitudinale, quelle dalla A4 in su, diventa un 4X4 con trazione anteriore on demand; “quattro ultra”, per dirla nel linguaggio Audi. Obiettivo: riduzione dei consumi e delle emissioni. In pratica, ogni volta che ci si avvia, la vettura spinge con tutte e quattro le ruote. Non appena si verificano le condizioni ideali - bassa velocità, poco gas, uso dolce dello sterzo - l'asse posteriore viene svincolato e si usano solo le ruote anteriori, con riduzione degli attriti e, dunque, della richiesta di carburante. Ovviamente, se per qualsiasi motivo è necessario tornare al 4X4, le ruote dietro vengono richiamate in causa nel giro di 2 decimi di secondo.
La prima Audi ad avere la nuova trasmissione quattro sarà, a maggio/giugno, la nuova A4 allroad 2.0 TFSI. La stessa tecnologia verrà poi utilizzata anche su altri modelli della gamma, ma non con motorizzazioni al di sopra dei 500 Nm di coppia: in questo caso, infatti, la “finestra” di utilizzazione del 2WD si ridurrebbe troppo (dato che è più difficile scaricare al suolo grandi quantitativi di Nm con due sole ruote), fino a renderla quasi inutile.

Dal punto di vista tecnico, il sistema “quattro ultra” basa il proprio funzionamento su una frizione posizionata all'uscita del cambio e su un'altra collocata nel differenziale posteriore. Alla prima è collegato l'albero di trasmissione che invia coppia al retrotreno, alla seconda i due semiassi. Nelle condizioni sopra citate, l'elettronica fa in modo che le frizioni liberino gli elementi a esse collegati, eliminando tutti gli attriti di trascinamento. Risultato: 0,3 l/100 km di consumo in meno, in media, calcolati su strada in condizioni di guida vere e comprensive di percorso urbano, extraurbano e autostradale. Non è poco, dal momento che le Audi quattro consumano circa 0,5 l/100 km in più - a parità di carrozzeria e motore - rispetto alle 2WD. Il gap si si riduce ora a 0,2 l/100 km.

Su strada, il nuovo sistema quattro offre un comportamento identico al “vecchio”. E' proprio questo che volevano ottenere gli ingegneri di Ingolstadt: conservare inalterato il feeling di guida, riducendo i consumi. Inoltre, non si avverte mai il passaggio 2WD/4WD, né il minimo ritardo. A ciò si è arrivati lavorando molto anche sull'elettronica. In base all'aderenza offerta dal manto stradale, i chip capiscono quando è il momento di innescare le ruote dietro. Altri parametri in base ai quali il sistema passa da due a quattro ruote motrici sono lo stato del controllo di stabilità (se è stato chiamato in causa di recente, per esempio), lo stile di guida e la modalità del Dynamic Select impostata: in Dynamic, le ruote posteriori subentrano prima e ricevono almeno il 60% della coppia. Infine non appena le ruote anteriore perdono aderenza, per via di una lastra di ghiaccio per esempio, quelle ruote posteriori vengono chiamate immediatamente in causa.

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