Audi dà un taglio al peso dei macchinari con i quali costruisce le proprie automobili: meno materiale, quindi meno energia per farli funzionare. La sostenibilità passa infatti anche da qui, dalla capacità di rendere più efficiente tutta la filiera dell'automobile e non solo il veicolo in senso stretto, sul quale peraltro si è già operato tantissimo e in profondità.
Se, come in questo caso, si riesce a ridurre di 8 tonnellate (da 53 a 45) il peso di una pressa per ottenere lamierati, è facile comprendere come il dispendio energetico per azionarla sia nettamente inferiore.
Nel concreto, a questo risultato si è giunti attraverso l'utilizzo di materiali più resistenti e a metodi costruttivi mutuati proprio dalle automobili, ma anche grazie alla trasmissione ottimale delle forze, che assicura una stabilità di comportamento superiore. In parole più semplici, si è fatto ricorso alla tanto banale, sulla carta, quanto efficace metodologia del giusto materiale al posto giusto.
Il nuovi utensili sono costituiti da un mix di acciaio, alluminio e materiali plastici e sono stati progettati facendo ricorso alla cosiddetta stampa 3D metallica. Questi nuovi strumenti coniugano il calo del peso con l'aumento della precisione e assicurano un assorbimento energetico inferiore del 10% rispetto a quelli utilizzati finora.
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