Oliver Zipse ha preso l'anno scorso il volante del settore produzione della Bmw, dopo che il suo predecessore, Harald Kruger, è salito al vertice del gruppo come amministratore delegato. Il 52enne manager tedesco è al vertice di una piramide che gestisce 13 stabilimenti di assemblaggio più un quattordicesimo la cui costruzione è appena iniziata in Messico; una struttura produttiva che ha sfornato l'anno scorso quasi 2,3 milioni di vetture girando a pieno regime: l'utilizzo della capacità produttiva è stato infatti del 127% (dove 100% equivale alla produzione annua di un impianto su due turni giornalieri per cinque giorni alla settimana).
Il nostro obiettivo è di aumentare la produttività del 5% annuo” dice Zipse, ovvero ridurre del 5% il costo di ogni unità prodotta. Come conta di arrivarci? La prima leva sarà la specializzazione di ciascuno degli impianti in una delle due piattaforme del gruppo: quella a trazione anteriore o quella a trazione posteriore. La trazione anteriore, fino a un paio d'anni fa riservata nel gruppo alla sola marca Mini, è stata di recente estesa alle Bmw con il lancio della rinnovata X1 e delle Serie 2 Tourer; per questo le fabbriche specializzate nella trazione anteriore saranno, oltre a Oxford in Gran Bretagna e Born in Olanda, quelle di Ratisbona e Lipsia in Germania.
Per questi due stabilimenti la trasformazione sarà significativa: a Ratisbona vengono attualmente prodotti nove modelli su tre diverse piattaforme, dalla spider Z4 alla X1, ma entro tre anni ne usciranno solo modelli a trazione anteriore. Lo stesso varrà per Lipsia (fra 4 anni) che conserverà però una linea dedicata al marchio “elettrico” i. Con l'obiettivo dichiarato a Monaco di rafforzare la presenza in Cina e Nafta, non c'è il rischio che la base produttiva in Germania ci perda? “Qui produciamo ancora circa il 50% delle nostre vetture - è la risposta - e quest'anno sarà proprio in Germania la maggior crescita prevista della produzione».
La seconda leva di efficienza è costituita dalla digitalizzazione e dall'adozione di tutte le possibili nuove tecniche di produzione 4.0: dalla logistica intelligente, con l'automazione totale del trasporto dei componenti sulla linea di montaggio, all'estensione dei robot a tutti i compiti ripetitivi e faticosi. La flessibilità della forza lavoro, cui la casa di Monaco ha tradizionalmente prestato attenzione, è data per scontata. A Ratisbona, per esempio, verrà aggiunto quest'anno un turno di notte per far fronte alla,domanda elevata per la nuova X1.
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