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Ducati, arriva Lorenzo per festeggiare 90 anni di storia

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Ducati, arriva Lorenzo per festeggiare 90 anni di storia

  • –di Nicolò Codognola

Jorge Lorenzo passa alla Ducati, con la quale ha firmato un contratto per il prossimo biennio (2017-2018). La notizia ha fatto il giro del mondo in brevissimo tempo e ha la potenza di una bomba, perché cade proprio in concomitanza con i festeggiamenti della Casa di Borgo Panigale (BO), che il prossimo 4 luglio celebrerà i suoi 90 anni di attività. Quasi un secolo tutto speso nelle competizioni, quello di Ducati, i cui vertici già si augurano che il tre volte campione del mondo majorchino possa riportare una Rossa in testa alla classifica della MotoGP. Sarebbe un ritorno al vertice atteso da quasi un decennio, dopo il trionfo nella classe regina dell'australiano Casey Stoner, nel 2007. Ma quella di Ducati non è solo una storia di moto: è prima di tutto una passione fatta di uomini eccezionali, che hanno portato il Marchio a primeggiare nelle competizioni sin dagli esordi.

Nata come produttrice di trasmettitori radio, l'Azienda fondata dai fratelli Adriano, Bruno e Marcello Cavalieri Ducati, si converte alle motociclette dopo la seconda guerra mondiale e comincia presto a raccogliere affermazioni sportive nei record di velocità e di durata, tanto in voga in quel periodo. Bisogna aspettare il 1958 per vedere una Ducati sul gradino più alto di un podio del Motomondiale: nel GP del Belgio di quell'anno, Alberto Gandossi vince con la 125 bolognese. Il marchio di Borgo Panigale però legato a doppio filo ad alcune delle figure più emblematiche del motociclismo degli ultimi cinquant'anni. Uno di questi è l'ingegner Fabio Taglioni, “papà” della distribuzione desmodromica, icona tecnica dei motori Ducati insieme all'architettura a V di 90°, proposta tecnica che si afferma a partire dagli anni Settanta.

Ed è proprio con una moto bicilindrica desmo che Ducati entra nel Pantheon delle leggende sportive: è il 1972 e Paul Smart vince la 200 Miglia di Imola con una GT750. E come dimenticare Mike “The Bike” Hailwood? I talentuoso pilota inglese, dopo quasi un decennio di inattività, torna a vincere al temibile Tourist Trophy nel 1978 e lo fa in sella ad una 900 SS F1, conquistando il primo titolo mondiale per Ducati. Questa vittoria porta alla nascita di un modello stradale con il suo nome oggi ambitissimo dai collezionisti -la Mike Hailwood Replica appunto- ma soprattutto apre un'epoca di successi a ripetizione. Dai quattro mondiali consecutivi di Tony Rutter nella Formula 2 ai primi mondiali Superbike, categoria in cui Ducati si afferma sin da subito e lo fa con altri piloti di eccezionale talento e carattere: Carl Fogarty, Troy Corser, Troy Bayliss…

Con l'avvento dei motori a 4 tempi anche nel Motomondiale, per Ducati si apre un nuovo capitolo nelle gare. Velocissima e indomabile, la Desmosedici attraversa quasi 15 anni tra continui sviluppi, risultati altalenanti e un walzer di piloti, tra cui Loris Capirossi, Nicky Hayden, Valentino Rossi e Casey Stoner, oggi collaudatore delle Rosse da gara di Borgo Panigale. Ora si volta di nuovo pagina. Nel Motomondiale, Dovizioso e Iannone stanno ottenendo buoni risultati e la Desmosedici GP si sta rivelando molto competitiva. Jorge Lorenzo entra così in un team ben rodato e al fianco dell'uomo che ha guidato la squadra con cui lo spagnolo ha vinto i suoi primi due mondiali: Gigi Dall'Igna.

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