
Dalle classifiche di vendita emerge chiaramente: gli scooter 125 cc piacciono. Leggeri, poco assetati, veloci e maneggevoli: sono la soluzione per evitare il traffico cittadino. Tanto che nei primi mesi del 2016 ne sono stati venduti 8.103, circa un terzo del totale degli scooter, con un incremento rispetto al primo trimestre del 2015 di ben il 24,7%. Purtroppo, dopo che a inizio 2015 si era ventilata l'ipotesi di un'apertura ai 125 cc di autostrade e tangenziali (precluse alle due ruote dai 149 cc in giù), nulla è cambiato: ai 125 restano statali e superstrade, oltre alla città naturalmente. Abbiamo preso in esame sei modelli, tutti con ruota anteriore da 16 pollici (i cosiddetti “ruote alte”), dimensione che consente di affrontare le nostre strade senza eccessivi patemi o scomodità. Ma, soprattutto, permette ai progettisti di ricavare un'ampia pedana piatta dove trasportare un trolley, la borsa della palestra o il pacco da 6 bottiglie di acqua minerale. Ogni modello ha un plus rispetto agli altri che potrebbe farlo prediligere.
IL PIU' TECNOLOGICO. L'Honda SH125i Abs (3.180 euro) è l'unico dei cinque a montare di serie lo Start&Stop (spegne il motore dopo tre secondi di funzionamento al minimo e lo riaccende quando si ruota la manopola del gas): il suo motore eSp (enhanced Smart power), dotato di tecnologie per la riduzione degli attriti interni, assicura consumi bassi, sulla carta 47,4 km/l (ciclo medio WMTC). Nel vano sottosella entra un casco integrale, mentre sono di serie bauletto, parabrezza e set paramani, così come l'Abs e il cavalletto centrale e quello laterale. Anche il 125 conferma le doti della famiglia Sh: maneggevolezza ma anche stabilità, grazie all'interasse contenuto di 1.340 mm. Infine, il precarico molla degli ammortizzatori posteriori è regolabile su cinque posizioni, per avere sempre l'assetto migliore, cui contribuisce la ruota posteriore da 16 pollici.
IL PIU' LEGGERO. Il primato di peso piuma spetta al Piaggio Liberty 125 (2.490 euro) che ferma l'ago della bilancia a 106 kg (peso a secco). Il ruote alte della Casa di Pontedera, nella versione 2016, ha un aspetto moderno ed elegante con luci di posizione a led e sella in ecopelle a 787 mm da terra. Ora il Liberty monta il motore con progettazione modulare iGet, che eroga quasi 11 cv e promette percorrenze che sfiorano i 50 km/l. La ruota posteriore è da 14 pollici e monta un freno a tamburo: l'Abs di serie lavora dunque solo sul disco anteriore da 240 mm. Il vano sottosella ha una capienza di 17 litri (entra un casco jet), mentre nel retroscudo il vano sfiora i 4 litri, con presa Usb per lo smartphone (optional, come cavalletto laterale, parabrezza, e bauletto da 30 litri). Sul piano del comfort, l'ammortizzatore posteriore è regolabile nel precarico per adattarlo al peso del pilota o alla presenza di un passeggero. Anche sul Liberty è disponibile, infine, la piattaforma multimediale (Piaggio Multimedia Platform) che avere sullo smartphone informazioni come contagiri, potenza istantanea, coppia istantanea, consumi, velocità media eccetera.
IL PIU' GARANTITO. Kymco sul suo People One 125i DD (2.300 euro) offre cinque anni di garanzia; la doppia D sta per doppio disco freno, anteriore (226 mm) e posteriore (220 mm), sulla ruota da 14 pollici; c'è la frenata combinata Cbs: azionando la leva di sinistra si mettono in funzione entrambi i freni. Il Kymco punta sulla comodità e sull'offerta di serie: parabrezza, bauletto e luci diurne a led sono infatti comprese nel prezzo (non c'è però l'Abs). Ha anche la comodità di avere il tappo carburante nel retroscudo, caratteristica che consente di far rifornimento senza scendere dalla sella, che è a soli 775 mm da terra. Sotto la sella entra un casco jet. Il monocilindrico 4 tempi, raffreddato ad aria, eroga 9,5 cv; grazie all'iniezione elettronica con tecnologia Dis (Drop iniection system), i consumi si attestano sui 48 km/l. La coppia di ammortizzatori è regolabile nel precarico.
IL PIU' SPORTIVO. Sfoggia un deciso look sportivo il Peugeot Tweet 125 Rs (2.160 euro): parabrezza fumè, linee spigolose, unica colorazione nero opaca e dischi freno con profilo a margherita Shuricane (entrambi da 226 mm). Le ruote sono entrambe da 16 pollici. Allo spazio del vano sottosella (non molto, vista la grande ruota posteriore: entra un casco jet con visiera) si somma quello del bauletto nero da 30 litri di serie, doe si possono stipare due caschi jet. Il nuovo motore di 125 cc offre una potenza massima di 10,2 cv; contenuto il peso a secco: solo 109 kg.
IL PIU' ECONOMICO. Il podio del più economico spetta al Sym Symphony ST 125, in vendita a 2.150 euro, con 4 anni di garanzia (bauletto e parabrezza sono però optional). Ha il vano sottosella più ampio, visto che è in grado di ospitare anche un casco modulare; sempre sotto la sella (posta a 792 mm da terra) troviamo un interruttore giallo che consente di bloccare l'avviamento del motore: un utile antifurto. Comoda è anche la presa Usb (di serie) nel retroscudo. I freni sono entrambi a disco, 260 e 240 mm, ma non c'è l'Abs. Il monocilidrico, con alimentazione a carburatore, eroga 9,5 cv. Sul pavè sono d'aiuto le due ruote da 16 pollici, insieme con le sospensioni (dietro c'è un monoammortizzatore).
IL PIU' “MOLLEGGIATO”. Lo Yamaha Xenter 125 (2.690 euro con bauletto in tinta e parabrezza) è il modello con le sospensioni con maggior escursione: 100 mm per la forcella e 92 per il forcellone oscillante, valori che consentono alle ruote da 16 pollici di affrontare pavè e buche cittadine con una certa nonchalance. Non è un fuscello, visto che, in ordine di marcia, pesa 142 kg, valore che mette alla prova l'impianto frenante che al posteriore vede un tamburo, mentre davanti c'è un bel disco da 267 mm (manca l'Abs). Molto moderna la strumentazione: è l'unica del lotto a essere completamente digitale. Potente, infine, il motore: il monocilindrico Yamaha di 125 cc eroga 12 cavalli.
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