Si è mosso direttamente l'Amministratore Delegato del Gruppo FCA, Sergio Marchionne, per celebrare l'avvio produttivo della nuova Chrysler Pacifica presso lo stabilimento canadese di Windsor, Ontario. La fabbrica è l'autentica culla dei minivan del Gruppo dal 1983 e da allora sono stati assemblati complessivamente 10 milioni dei 14,3 milioni di monovolume venduti negli States nel periodo. Per il progetto Pacifica, il Gruppo FCA ha investito circa 2,6 miliardi di dollari, 744 milioni dei quali sono stati riservati per ammodernare l'impianto di Windsor.
Proprio in vista del lancio di Pacifica (che sarà disponibile anche con variante ibrida), il sito canadese ha beneficiato da settembre 2014 di un incremento della forza lavoro di 1.200 persone che hanno portato il totale del personale a circa 6.000 addetti suddivisi su tre linee. Marchionne è stato acclamato da circa 2.000 lavoratori del turno di giorno durante la sua visita alla fabbrica. “La nuova Pacifica - ha spiegato il manager italo-canadese - non ridefinisce soltanto il segmento dei minivan, ma soprattutto ridefinisce il ruolo e il futuro dello stabilimento.
La mia visione è chiara e si basa sui valori che da sempre ci contraddistinguono: dedizione, passione ed apertura a nuove idee”. Che Windsor costituisca una vera eccellenza nel panorama nordamericano degli impianti FCA è testimoniato dalla prestigiosa Silver Medal assegnatogli nel marzo 2014 nell'ambito del World Class Manufacturing sulla qualità produttiva. Marchionne ha fissato ora gli altri due obiettivi primari per la fabbrica: conquistare la Gold Medal nel 2017 e rendere il sito uno dei più qualitativi a livello globale. “Se contribuirete a soddisfare tali target - ha aggiunto Marchionne rivolgendosi direttamente agli impiegati - avrete in mano il vostro destino e quello dell'impianto”.
Gli interventi più significativi alla fabbrica di Windsor, per adeguarla all'arrivo della Chrysler Pacifica, sono stati completati in occasione delle due settimane di vacanze natalizie di fine 2014 e inizio 2015, ma i lavori sono proseguiti anche nel resto dello scorso anno (14 settimane di chiusura) e a inizio 2016.
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