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Auto, anche Suzuki ammette: test irregolari. Titolo giù. E…

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Auto, anche Suzuki ammette: test irregolari. Titolo giù. E il presidente di Mitsubishi lascia

Osamu Suzuki Ceo di Suzuki (Reuters)
Osamu Suzuki Ceo di Suzuki (Reuters)

TOKYO - Dopo Mitsubishi Motors (il cui presidente ha annunciato oggi le dimissioni), si abbatte anche su Suzuki Motor lo scandalo dei test irregolari sulle autovetture. Dopo che il titolo ha perso oggi in Borsa il 9,4% (con un calo da inizio anno del 29%), il vecchio patriarca e presidente Osamu Suzuki, 86 anni, si è dovuto recare al Ministero dei Trasporti per una improvvisata conferenza stampa, affiancato da tre dirigenti tra cui il figlio Toshihiro (al quale nel 2015 aveva lasciato la guida operativa come direttore generale dopo 37 anni).

Hanno ammesso di aver utilizzato metodi diversi da quelli previsti dalla regolamentazione giapponese su 16 modelli venduti nel Sol Levante per i test sia sulle emissioni sia sui consumi.

“Coinvolti oltre 2,1 milioni di veicoli, a partire dal 2010, inclusi quelli venduti all’estero”

 

Circa 2,1 milioni di veicoli sono coinvolti, a partire dal 2010. La vicenda, però, appare a prima vista meno grave di quella di Mitsubishi Motors, in quanto è stato sottolineato che test regolari ai quali le vetture sono state sottoposte hanno evidenziato che non c'è necessità di alterare i dati correnti. Inoltre è stato incluso un impatto su vetture vendute all'estero.

L'annuncio di oggi arriva dopo che il Ministero dei Trasporti ha ordinato a tutte le case automobilistiche giapponesi di verificare con accuratezza i metodi per i test sull'efficienza dei motori, sulla scia dello scandalo Mitsubishi emerso il 20 aprile scorso.

Mitsubishi Motors ha in seguito raggiunto un accordo secondo cui cederà il 34% del capitale a Nissan, che però ha la facoltà di defilarsi se lo scandalo dovesse allargarsi troppo. Il presidente Mitsubishi, Tetsuro Aikawa, lascerà l'incarico sulla scia dello scandalo . Secondo un comunicato dell'azienda, Aikawa, insieme al vicepresidente esecutivo Ryugo Nakao, andrà via il 24 giugno prossimo. Gli inquirenti hanno avviato una inchiesta sui test manipolati di Mitsubishi che a detta della stessa casa giapponese sono iniziati nel 1991. I risultati saranno resi noti a fine luglio.

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