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Un mese in sella Yamaha Tmax 530 Abs, la prova di Motori24

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LONG TEST RIDE

Un mese in sella Yamaha Tmax 530 Abs, la prova di Motori24

  • –di Gianluigi Guiotto
La Yamaha Tmax 530 Abs
La Yamaha Tmax 530 Abs

La quinta generazione dello scooterone più venduto ha guadagnato la forcella a steli rovesciati, pinze freno anteriori ad attacco radiale e il comodo avviamento con Smartkey. Ecco come va il Tmax my2016.

Nell'ormai lontano 2001 ha creato un nuovo segmento di mercato, quello dei maxiscooter sportivi, dove domina da allora, con numeri di vendita insospettabili, anche considerando il prezzo di listino, da sempre equivalente a quello di una moto di medio-alta cilindrata (oggi è di 11.290 euro per la versione con Abs): nel 2015 è stato scelto da 4097 scooteristi, quasi il doppio del suo rivale Honda Integra (2.235 unità). Insomma, l'amore degli italiani per il Tmax non accenna a scemare. Per capirne il motivo abbiamo trascorso circa un mese con lo scooterone Yamaha, che nella versione 2016 vanta alcune “chicche” tecnologiche che sono destinate ad attrarre i gusti degli automobilisti.

SGUARDO ATTRAENTE E COMODO.
La quinta generazione del Tmax ha guadagnato un nuovo frontale, più aggressivo grazie al doppio faro ridisegnato e con luci completamente a led (ora anche gli anabbaglianti hanno il doppio faro acceso e non più uno solo). Anche gli specchietti sono stati modificati con steli più alti e sottili, per non andare a scontrarsi con quelli di Suv e crossover, zigzagando tra le code nel traffico. Nuovi sono anche la forcella a steli rovesciati da 41 mm con un parafango ridisegnato, e il doppio disco anteriore da 267 mm, con due pinze a quattro pistoncini contrapposti ad attacco radiale (sono le stesse di quelle della MT-09). Agli automobilisti (e non solo) piace la nuova Smartkey che sostituisce la tradizionale chiave di avviamento: basta tenerla in tasca e stare a meno di 80 cm dalla centralina per avviare il motore, accedere al sottosella e inserire il bloccasterzo. Infine, è finalmente arrivata la presa di corrente 12V per ricaricare lo smartphone; ultimo tocco sportivo: la strumentazione è retroilluminata rossa, ed è migliorata in leggibilità.

IN CITTÀ.
Non occorre molto tempo per prendere confidenza con il Tmax: poche curve e ci si trova a proprio agio. Il “segreto” è nella ciclistica quasi da moto, con un telaio in alluminio pressofuso che non ha eguali nel segmento scooter e consente una distribuzione dei pesi che si avvicina molto a quella delle moto (48% sull'anteriore e il 52% sul posteriore). Anche se la sella non è bassissima (80 mm da terra), è abbastanza stretta nella parte iniziale e consente a tutti di poggiare saldamente a terra almeno un piede. Solo i piloti over 190 cm – come chi scrive – potrebbero trovare il manubrio un po' troppo basso rispetto alla seduta (nelle curve a sinistra più strette, poi, la leva del freno di stazionamento tocca il ginocchio): ma mi rendo conto che si tratta di una cerchia esigua di scooteristi. Ottima è l'erogazione del motore (bicilindrico di 530 cc e 46 cv a 6.750 giri), lineare e corposa: è sempre pronta e senza buchi, da fermo fino a velocità autostradale. Al verde, in genere, è facile lasciarsi alle spalle più di una moto di media cilindrata, oltre che la maggior parte degli scooter. Tra le auto in coda si sguscia facilmente, con notevole agilità; sulle strisce bagnate, però, avremmo apprezzato il controllo di trazione, non disponibile nemmeno come optional (lo è invece – scelta poco comprensibile – l'Abs). In breve, ci si mette alla ricerca di qualche rotonda, per vedere come reagisce la nuova forcella, che dona ancor più stabilità e precisione all'avantreno. Non solo: anche percorrendo a velocità più sostenuta qualche curva più ampia, non ci s'imbatte in ondeggiamenti, ma si resta ben saldi sulla traiettoria impostata. E se si arriva un po' lunghi in ingresso curva, si può frenare decisi (a proposito, i freni sono potenti ma modulabili, specie l'anteriore), ed entrare in curva senza particolari problemi. Ci è piaciuta poi la maneggevolezza del Tmax nel passaggio tra una curva e l'altra: i 222 kg del Tmax Abs non si fanno sentire più di tanto. Quanto alle buche, le sospensioni e i cerchi da 15 pollici assolvono bene al loro dovere, assorbendo la maggior parte dei crateri cittadini.

IN AUTOSTRADA.
Il parabrezza regolabile in altezza in due posizioni (55 mm di escursione) ripara bene dall'aria anche i più alti. Piacevole, inoltre, la possibilità di allungare le gambe poggiando i piedi più in avanti e sfruttare il piccolo appoggio lombare della sella: in questo modo, si possono percorrere anche parecchi chilometri. Del resto, l'autonomia del Tmax lo consente: il serbatoio da 15 litri garantisce percorrenze di circa 270 km.

SCHEDA TECNICA

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