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Dossier | N. 69 articoliAuto, tutte le novità dell'estate

Seat Ateca, abbiamo guidato il nuovo suv: ecco come è fatto e come va

Ateca (nome ripreso, come da tradizione della Casa, dalla geografia spagnola, in particolare da una cittadina ad ovest di Saragozza) è il primo sport utility compatto nella storia di Seat e sarà in commercio a brevissimo in Germania e Spagna e successivamente negli altri mercati principali. Il frontale di Ateca è 100% Seat e 100% SUV con ampia griglia trapezoidale dal look deciso, luci dalle linee ben definite e grandi prese d'aria, mentre sempre a livello estetico spiccano anche blister laterali con raggi di curvatura minimi e luci dalla forma triangolare.

A richiesta i proiettori full Led. A bordo, la posizione di seduta è rialzata e la plancia presenta una disposizione orizzontale con comandi disposti vicini e display infotainment che misura fino a 8 pollici. Lunga 4,36 metri, Ateca dispone di un vano bagagli da 510 litri.

Numerosi i sistemi di assistenza alla guida, tra i quali Traffic Jam Assist, (con Lane Assist e radar di prossimità ACC), Front Assist (che comprende il dispositivo di frenata di emergenza in città), Blind Spot Detection, Rear Traffic Alert, Top View, Park Assist 3.0, Emergency Assist e assistente per le luci abbaglianti.

Basata sull'architettura modulare Mqb by Vw, i presenta ai nastri di partenza con una gamma frutto dell'intreccio fra gli allestimenti Reference, Style, Advance e Xcellence mentre la gamma prevede un benzina 1.0 TSI da 115 CV, un benzina 1.4 TSI da 150 CV (anche con cambio DSG e con la trazione integrale 4Drive), un diesel 1.6 TDI da 115 CV, un diesel 2.0 TDI da 150 CV (anche con trasmissione DSG e trazione 4Drive) e un diesel 2.0 TDI da 190 CV abbinato di serie alla trazione integrale e al cambio DSG. I consumi e le emissioni delle diesel sono decisamente contenuti.

In questo schieramento il Tsi da 1 litro a tre cilindri appare come una proposta decisamente inusuale per un Suv che rientra, pur essendo il più compatto di tutti, fra quelli di medie dimensioni, ma la sua presenza va intesa come quella di un elemento capace di catalizzare interesse in mercati diversi dal nostro, nel quale i Suv sono venduti al 90% con motori turbodiesel. E concludiamo il discorso riguardante l'articolazione della gamma aggiungendo che le versioni da 150 cv possono essere richieste anche con il cambio a doppia frizione Dsg a sette marce e con la trazione integrale 4Drive. Quest'ultima, tra l'altro, porta in dote un retrotreno a bracci multipli anziché ad assale torcente.

L'Ateca, come accennato introduce in casa Seat anche tecnologie, di serie o a richiesta, molto avanzate e destinate a incrementare la sicurezza come la frenata d'emergenza (standard per tutte le versioni) e a facilitare il compito di chi guida. Fra queste ci sono i fari Full-Led, il sistema di configurazione vettura che sulle versioni a trazione integrale include anche le logiche Offroad e per la marcia sui fondi innevati, il Traffic Jam Assist basato sull'interazione fra il sistema di mantenimento della corsia adattivo sino a 60 all'ora e il cruise control attivo nonché il cambio a doppia frizione Dsg che consente all'Ateca di seguire il flusso del traffico, pur imponendo sempre al guidatore di tenere le mani sul volante, nonché il riconoscimento dei segnali stradali e tutto quanto di più avanzato è oggi disponibile. E lo stesso discorso è applicabile anche alla connettività, poiché propone il sistema d'infotainment Easy Connect con display da 8” integrato da MirrorLink e la ricarica wireless per smartphone.

Il suv ha vesti ben aderenti ai dettami stilistici del marchio in quanto frutto di linee decise e spigoli che si coniugano armoniosamente e, soprattutto, in modo da generare una linea equilibrata. Pur essendo più compatto dei Suv di taglia media (è lunga 4,36 m) l'Ateca propone un abitacolo in cui lo spazio abbonda anche nella zona posteriore, sebbene l'ingombro del tunnel della trasmissione possa infastidire chi siede al centro, e un vano di carico di notevole capacità, oltre che ben accessibile e arricchibile sia con l'apertura/chiusura elettrica attivabile anche facendo scorrere un piede sotto lo scudo paraurti sia con accessori che ne incrementano la funzionalità. Quest'ultima è messa in risalto nell'abitacolo dai numerosi capienti portaoggetti e dall'attenzione posta nei confronti dell'ergonomia, mentre quella rivolta a fare percepire come i continui progressi della Seat a livello di qualità costruttiva è trasmessa sia dall'assemblaggio curato sia dai rivestimenti, specie quelli maggiormente esposti al campo visivo.
Dal posto guida caratterizzato dalla seduta alta che tanto piace ai “suvvisti”, e dal quale si apprezza la possibilità di regolare lo schienale tramite una manopola anziché a scatti, la 2.0 Tdi da 150 a due ruote motrici (configurazione che va per la maggiore dalle nostre parti) si entra in fretta in sintonia con l'Ateca grazie all'erogazione fluida e redditizia del motore, sebbene accompagnata in alcuni transitori da una ruvidità poco gradevole, e al comportamento rigoroso.

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