Motori24

Ritrovata e restaurata la Triumph di Mastroianni nella Dolce Vita

  • Abbonati
  • Accedi
AUTO LEGGENDARIE

Ritrovata e restaurata la Triumph di Mastroianni nella Dolce Vita

Marcello Mastroianni e Anita Ekberg sulla Triumph TR3A nel film “La dolce vita” di Federico Fellini (Olycom)
Marcello Mastroianni e Anita Ekberg sulla Triumph TR3A nel film “La dolce vita” di Federico Fellini (Olycom)

Ritrovata e restaurata un automobile che ha fatto la storia del cinema: la Triumph TR3A guidata da Marcello Mastroianni nel film 'La Dolce Vita' di Federico Fellini che scarrozzava per le vie di Roma anche Anita Ekberg: una delle più splendenti 'sex symbol' dell'epoca.
Il ritrovamento e il restauro è avvenuto in terra di Romagna, E pare anche certo che Mastroianni fu così favorevolmente impressionato da questa sportiva britannica da comperarsene, in seguito, una per uso personale.
Il fortunato ritrovamento avviene in seguito al desiderio del proprietario di possedere una di queste macchine; ma vi era un'altra condizione cui la vettura prescelta doveva rispondere: la presenza delle targhe originali o, quantomeno, ancora con quella posteriore quadrata e nera con cifre bianche; ora: tutti gli appassionati sanno quanto sia difficile trovarla, in particolare su macchine straniere che allora venivano importate in quantità limitatissime.

La Triumph TR 3A guidata da Marcello Mastroianni nel film “La Dolce Vita” di Federico Fellini

Dopo lunga ricerca, il nostro ne trova una nelle Marche, di colore bianco e con targa vecchia 'PS', immatricolata per la prima volta nel 1956, almeno così è riportato sulla carta di circolazione. Resisi conto dell'errore, in quanto la Triumph TR 3A a 'bocca larga' nasce verso la fine del 1957, ci si procura l'estratto cronologico ed il certificato 'Heritage' inglese che conferma la destinazione italiana di questo esemplare e la data di fabbricazione nel febbraio 1958.
Ma è la targa originale, riportata in testa al cronologico, che crea lo scompiglio: Roma 324229, un numero che risveglia vaghi ricordi; basta poco, una veloce ricerca in rete, per avere la conferma che si tratta di quella presente sull'auto di cui abbiamo detto; ed anche la successiva 'interpretazione' degli scarabocchi che spesso allora gli impiegati del P.R.A. apponevano su questi preziosissimi (per noi 'storici' dell'auto) documenti porta ad una conferma: tra i primi proprietari vi è la 'Film Riama' produttrice della pellicola felliniana.

Rimane il dubbio del colore: nel film l'auto è scura, non si capisce bene di quale colore, essendo il film in bianco e nero, ma scura; il dubbio è presto risolto: il commerciante aveva riverniciato l'auto in bianco perché è nata così (Heritage docet). L'attuale proprietario, però, grattando in un punto nascosto, trova immediatamente il nero che qualcuno, evidentemente, aveva applicato nel periodo intercorrente tra l'immatricolazione della vettura e l'inizio delle riprese che ebbe luogo nel 1960.
Tutti i tasselli della ricostruzione storica andati a posto si procede, molto opportunamente, nell'ambito del leggero restauro di cui l'auto aveva bisogno, alla riverniciatura in nero ed all'apposizione di una riproduzione della targa originale per uso fotografico che rende ancora più suggestiva la visione di questa evocativa automobile; ora essa è pronta per calcare di nuovo le strade anche se non romane: la sua nuova casa è Montefiore Conca (RN): uno dei borghi più belli d'Italia posto sulle colline della Romagna.

© Riproduzione riservata