È il primo suv di Jaguar e rappresenta una “new entry” che non passa inosservata non solo per il blasone del brand inglese, ma anche per l’offerta commerciale destinata all’utenza professionale. Le versioni disponibili sono le 3.000 cc a benzina (che difficilmente entreranno nelle car list) con compressore volumetrico: 3.40 o 381 cv, solo 4x4 e automatiche, a partire da 61.675 euro. Le 2000 d, a gasolio (su misura per le flotte premium), con 179 cv, anche con cambio manuale e trazione solo posteriore (da circa 45mila euro). Infine, le 3000d, sempre diesel, ma a sei cilindri e con 300 cv, solo a trazione integrale e automatiche, da poco più di 60mila euro. Le forme filanti del suv inglese non ne hanno compromesso sia lo spazio che la praticità: l’abitacolo della Jaguar F-Pace, infatti, è molto confortevole e può ospitare cinque adulti con spazio in abbondanza anche se in quattro si sta meglio dal momento che lo schienale dietro ha l’inclinazione variabile. La posizione di guida è alta rispetto al suolo, ma allungata, quasi da sportiva. Estese le regolazioni elettriche di sedile e volante. La plancia si presenta semplice, ma elegante e la plastica nella parte inferiore dei pannelli è fra le più raffinate in circolazione, ma a ricordarci che siamo su una suv di lusso provvedono il rivestimento in pelle dei sedili, la spessa moquette sul pavimento e gli inserti in legno. E ancora: gradevole, moderno e ben leggibile è il cruscotto interamente digitale, con uno schermo di 12”, la grafica e colori che cambia in base alla modalità di guida selezionata e valido anche lo schermo centrale a sfioramento (10,2”) del sistema multimediale. Insomma un suv elegante oltre che di grande lusso, ma anche decisamente hi-tech.