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Per l’Italia quattro mesi da incorniciare

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Flotte aziendali

Per l’Italia quattro mesi da incorniciare

Nel 2016 il mercato italiano dell'auto appare in ottima salute: la crescita rispetto all'anno precedente (+18,6%) è poderosa e più evidente persino nei confronti degli altri mercati europei rilevanti e più che doppia rispetto al continente (+8,3%). Il risultato del primo quadrimestre di quest'anno è confermato dall'andamento delle immatricolazioni di maggio, che con un eccellente 27,6% ha portato il saldo del 2016 a oltre 20 punti percentuali in più rispetto al 2015.

Dataforce, la multinazionale con sede a Francoforte che fornisce all'industria automobilistica internazionale informazioni statistiche segmentate nel dettaglio, ha prodotto un'analisi per IlSole24Ore sulla mix dei canali di vendita, per comprendere quali siano i comparti che più si sono avvantaggiati dalla crescita del mercato.

Nel primo quadrimestre, sono state immatricolate quasi 110mila vetture in più (700mila rispetto alle 590mila dello stesso periodo del 2015), ma la parte del leone l'hanno fatta i privati (440mila nuove targhe), che hanno aumentato gli acquisti del 25,6%. La clientela retail ha rallentato soltanto nel comparto del leasing (un settore che in Italia costituisce una nicchia minimale). Molto bene anche gli acquisti diretti delle aziende, che sono cresciuti del 23,5%.

Nelle True fleets (nella segmentazione Dataforce con questo termine si intendono tutti gli acquisti aziendali dei clienti finali: immatricolazioni dirette delle imprese, i leasing e i noleggi a lungo termine, gli utilizzatori professionali), le immatricolazioni di Nlt hanno anch'esse fatto registrare una crescita importante, ma il risultato è stato decisamente più favorevole per le imprese di long rent cosiddette “top”, ovvero Ald Automotive, Arval, Athlon, Locauto, Car Server, LeasePlan: +13%, mentre le “captive”, cioè gli operatori controllati dalle Case (principalmente Alphabet-Bmw, Leasys-Fca, Mercedes-Benz, Psa, Renault-Nissan e Volkswagen Leasing) sono cresciute soltanto del 4%. Nel comparto business è continuata, invece, la battuta d'arresto degli utilizzatori professionali e degli enti pubblici.

La crescita del noleggio a lungo termine (Nlt) conferma che questa formula è sempre più apprezzata dall'utenza professionale; i timori espressi da qualche operatore che gli effetti del “super-ammortamento” avrebbero penalizzato il comparto non si sono dimostrati reali. Se è vero che il maggior vantaggio fiscale si è tradotto in un più sostanzioso incremento delle vendite dirette, anche il noleggio del long rent ha proseguito la sua corsa al rialzo.

Da notare che il Nlt si sta diffondendo sempre più anche tra i privati: molti operatori, in particolare Ald Automotive e Leasys da più tempo e CarServer e LeasePlan recentemente, hanno lanciato prodotti su misura per la clientela retail.

Relativamente agli Special channels, cioè le intestazioni aziendali che non sono riferibili a clienti True fleets, ovvero i rent-a-car e le auto-immatricolazioni delle Case, degli importatori e dei dealer, il risultato dei primi quattro mesi del 2016 è comunque positivo, ma di gran lunga inferiore rispetto a quello degli altri canali. Con un più modesto 3,6% di crescita, questo canale si segnala per una certa stabilizzazione delle immatricolazioni dei noleggiatori a breve termine (+0,5%), per un incremento più significativo (ma fisiologico, perché inferiore alle vendite totali) delle intestazioni dei concessionari (+6,7%, con poche km zero e molte “demo” di nuovi modelli per i test-drive dei potenziali clienti), e per una diminuzione delle nuove targhe del costruttore nazionale (-16%). Questo significa, in sostanza, che Fca ha ridotto sensibilmente la quota delle “km zero”, concentrando le sue immatricolazioni su modelli di vero successo commerciale.

Insomma, nel primo quadrimestre il mercato ha affermato una sorprendente vitalità e dimostrato di essere molto più “sano” rispetto al passato. Infatti, pur in assenza di sistemi di incentivazione all'acquisto (come la rottamazione di Stato), i clienti sono tornati a comprare. Merito delle campagne promozionali generose, dei tassi di interesse nei finanziamenti che agevolano l'acquisto rateale e del grande numero di modelli nuovi negli ultimi mesi. A fine dicembre, secondo Dataforce, il mercato italiano raggiungerà un volume complessivo di immatricolazioni pari a 1,79 milioni di unità. Per il 2017, invece, la crescita dovrebbe essere più modesta: +2,5%.

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