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Rotta su Francoforte per 500 aziende tricolori

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la sfida dell’export

Rotta su Francoforte per 500 aziende tricolori

Saranno oltre 500 le imprese italiane portate da Messe Frankfurt Italia alla fiera Automechanika di Francoforte, dal 13 al 17 settembre. Una corazzata tricolore per la più grande fiera al mondo dei servizi per l’automotive. Hanno già prenotato lo stand non solo grandi gruppi (come Magneti Marelli, si veda altro articolo pubblicato oggi sul Sole 24 Ore), ma anche piccole e medie imprese (Pmi). Tutte interessate alle ricche esportazioni di ricambi auto, considerate in aumento consistente nei prossimi anni in tutto il mondo. Un mercato stimato a quota 640 miliardi di euro per il 2020, con tassi di crescita fino al 6,5% medio annuo (dell’area Asia-Pacifico). Stime ottimistiche, legate anche all’invecchiamento delle auto circolanti, in media a quota 8,4 anni in Europa e ben 11,6 negli Usa.

In prima fila, tante delle aziende già protagoniste di Automechanika Dubai. Come la Frenocar, da poco partecipata al 20% da Sag (Swiss automotive group), e la Vipiemme, che ha aperto nel Middle East due anni fa con un socio libanese di fiducia e assieme proprio alla Frenocar e alla Cemb di Lecco. In vetrina anche la società per azioni Roberto Nuti, di Castel Guelfo (Bologna), 56 anni di attività, da sempre presente all'estero(l’export in 85 paesi produce il 70% del fatturato), anche con impianti produttivi, in India e da pochissimo anche in Turchia. Il gruppo, che produce ammortizzatori e molle d’aria (air springs) per veicoli pesanti (come camion e bus) e distribuisce una gamma completa di prodotti aftermarket in Italia, ha appena aperto una fabbrica nella casa del leone: la competitor per eccellenza, la Turchia. Senza ridurre la produzione in Italia, dove negli ultimi dieci anni è sempre cresciuta (tranne che nel 2008).

Altra multinazionale vanto del made in Italy è la vicentina Fiamm, presente a Dubai (e anche ad Automechanika Shanghai) con i suoi avvisatori acustici, di cui è leader mondiale. È un mercato molto promettente, il Medio Oriente, per il gruppo. Fiamm ha oltre 70 anni di storia, circa tremila dipendenti e 620 milioni di euro di fatturato (per il 70% realizzato all’estero).

Molto attiva nelle fiere all’estero (ne fa cinque all'anno, da Dubai a Francoforte, dall’Indonesia a Las Vegas) è la Euroricambi di Crespellano (Bologna) nella Motor valley italiana. Seicento dipendenti, 150 milioni di fatturato, è un’azienda meccanica specializzata nella costruzione di ricambi per autocarri di alta qualità: ben novemila ingranaggi, tutti diversi. L’azienda esporta in 90 paesi (33% la quota estera del giro d’affari) e produce anche in Romania.

In vetrina a Dubai anche la Rased Spaco Diesel, che produce componenti e parti di ricambio per sistemi di iniezione diesel sin dal 1962. La sua produzione conta oltre 30mila diversi articoli: l’ampio inventario le consente di soddisfare prontamente le esigenze dei clienti anche all’estero. Fra gli espositori italiani a Dubai anche Axxonoil, Cei Spa, Dayco Europe, Ecumod, Lema, Spanesi, Dierre Dimensione ricambi, Errecom, General Gas, Lpr, Luvata, Magic Motorsport e Rupes, solo per fare qualche altro nome. Ma erano un’ottantina, in tutto, le nostre imprese ad Authomechanika Dubai (prossima edizione: 7-9 maggio 2017), organizzata da Messe Frankfurt Middle East. Tutte in vetrina, fra i flash dei fotografi che immortalavano la Ferrari di F1 made in Italy, gioiello di stile e tecnologia, e la sconcertante Nissan R35 GT-R platinata d’oro e serigrafata, che la società giapponese Kuhl Racing sosteneva valesse 750mila dollari.

Il “circo” del business dei ricambi - quello sì, d’oro vero - tornerà ora in scena ad Automechanika Francoforte, con numeri ben più grandi. «Prevediamo di avere oltre 4.600 espositori su 305mila metri quadri di stand - spiega il direttore della manifestazione, Olaf Mußhoff -. Saranno sotto i riflettori le migliori innovazioni su ricambi e componenti, accessori, tecnologie per l’autolavaggio, soluzioni digitali e sistemi per l’elettronica di bordo. E poi tutte le novità sulla connected car, che aprono grandi opportunità di business. Un’occasione irrinunciabile per incrementare il fatturato nel settore dei servizi automotive».

In prima fila, tra i 500 espositori italiani alla fiera tedesca, ancora Magneti Marelli e Fiamm, poi altre società di rilievo come Brembo, Texa, Star Gas, Piaggio e l’Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica). Tutti insieme, per contare di più all’estero, come Sistema-paese. (L.L.P.)

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