Abdica alla denominazione caratterizzata da una numerazione come quella dei tre modelli che l'hanno preceduta e si chiama solo Nuova Discovery. Anche in questo modo l'ultima nata di casa Land Rover, svelata questa sera lungo sulle sponde della Senna come capitò un paio di anni fa con la più compatta Sport, intende trasmettere il fatto di essere fedele ai canoni della stirpe, ma anche di presentarsi con caratteristiche, soluzioni e tecnologie d'avanguardia che la distaccano nettamente dal modello precedente.
Basata sull'architettura della Range Rover, la Nuova Discovery è anch'essa interamente realizzata in alluminio ed esteticamente integra alcuni stilemi inconfondibili della famiglia, come per esempio il padiglione rialzato posteriormente, in vesti che generano una linea che premia tanto l'eleganza quanto la funzionalità. In sostanza, l'aspetto ricalca in scala superiore quello della Discovery Sport, ma grazie alle specifiche proporzioni e dimensioni (è lunga 4,97 m) imprime una personalità ben marcata.
Sotto le vesti della Nuova Discovery si celano sia un abitacolo molto ampio, è sempre in grado di ospitare sette persone ma questa volta su tre file di sedili che possono accedere all'abitacolo agevolmente grazie a un sistema automatico che riduce l'altezza da terra di 4,0 cm quando si aprono le porte, e una zona di carico che può arrivare a offrire una volumetria di ben 2.500 litri sia un arredamento il cui stile coniuga la funzionalità con la ricercatezza. L'ambiente propone anche tante soluzioni hi-tech che spaziano dal settore dell'infotainent e della connettività (arriva a offrire nove porte Usb, sei prese a 12 V ed un hotspot 4G al quale si possono collegare anche otto devices) a quello della sicurezza sino alla possibilità di riconfigurare da remoto, quindi dallo smartphone tramite un app, la posizione della selleria posteriore. Ma per quanto riguarda questo fronte non è ancora tutto. Infatti, la Nuova Discovery è predisposta anche per l'Activity Key. E' un bracciale impermeabile pensato per chi pratica attività sportive che una volta accostato alla D del logo Discovery sul portellone blocca il veicolo e disabilita il normale telecomando, che può essere tranquillamente lasciato nell'abitacolo, e naturalmente permette anche di attivare tutte le funzioni opposte.
Oltre che ricercatamente funzionale nonché hi-tech, l'ultima nata di casa Land Rover è ovviamente anche in grado di muoversi con disinvoltura tanto sull'asfalto quanto in off-road, grazie a sospensioni a bracci oscillanti integrabili con dispositivi elettronici capaci di adattarne la risposta alle diverse condizioni d'uso, alla sofisticata catena cinematica nonché alla più recente e sofisticata generazione del Terrain Response. E', quindi, quella integrata dalla funzione Auto che gestisce in proprio il set-up vettura da impiegare in funzione delle condizioni del fondo stradale e di tanti altri parametri. Inoltre, la più grossa componente della famiglia Discovery (la terza e ultima che dovrebbe completare i ranghi fra qualche tempo sarà la più compatta di tutte) porterà prossimamente al debutto alcune inedite e sofisticate tecnologie destinate, soprattutto, all'impiego in fuoristrada: dal cosiddetto “cofano trasparente” a quella che consentirà di scambiare informazioni con vetture di un medesimo convoglio.
La Nuova Discovery sarà commercializzata dalla prossima primavera e sarà offerta in versioni spinte dai turbodiesel Ingenium a 4 cilindri di 2 litri da 180 e 240 cv oltre che dai 6 cilindri di 3 litri turbodiesel con 249 cv e a benzina (sovralimentato da un compressore volumetrico) con 340 cv che in gran parte saranno equipaggiate con il cambio automatico a 8 marce.
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