
Su una pista ai piedi del Monte Bianco, innevata artificialmente per un breve tratto, e su alcuni percorsi della vallata che circonda Courmayeur più di 700 affezionati “ferraristi” europei e medio-orientali hanno provato nelle scorse settimane, in un contesto ideale per valutare la sua versatile personalità, la Gtc4 Lusso: la prima Rossa con quattro ruote motrici e sterzanti. Un'iniziativa, indubbiamente, ispirata da fini commerciali ma che ha coinvolto chi avendo già ordinato la Gtc4 Lusso a scatola chiusa sta solo aspettando di metterla in garage e che, alla fine, si è trasformata anche in una sessione di test drive per alcuni giornalisti.
Insomma, strade tortuose e fondo a bassa aderenza sono stati utilizzati per fare vedere le potenzialità delle tecnologie sviluppate a Maranello. Ovvero, quelle che concentrano in una granturismo pura la funzionalità del corpo vettura da shooting-brake, le emozioni che ci si attende da una Ferrari tanto in termini di prestazioni quanto d'esclusività e, soprattutto, la possibilità di potere utilizzare in ogni stagione una super-sportiva con 690 cv sotto il cofano. Se vogliamo, paradossalmente, si può dire che la filosofia che ha ispirato la Gtc4 Lusso, ancora più di quella da cui è scaturita la Ff della quale ha preso il posto, intende mandare a pensione, ovviamente a casa di chi può permettersi di spendere 270mila euro, l'idea che ai primi freddi è meglio lasciare in garage una Ferrari e usare un Suv, ovviamente blasonato, per muoversi tra le insidie dell'inverno o per andare a sciare.
Una Ferrari per tutte le stagioni
Ancora più della prima, la seconda ipotesi è quella dove la raffinata tecnologia che si nasconde sotto le vesti della Gtc4 Lusso mostra meglio le sue potenzialità. Infatti, i percorsi tortuosi e le improvvise o prolungate mutazioni delle condizioni d'aderenza sono le condizioni in cui sia la trazione integrale e il retrotreno sterzante sia la raffinata rete elettronica che gestisce il temperamento e il comportamento di questa Ferrari (un repertorio interamente brevettato) assegnano alla Gtc4 Lusso le carte in regola per muoversi sempre in maniera consona alla situazione e per propiziare l'istintività della guida. Ovviamente, va tenuto ben presente il fatto che può trovare come ostacolo una quantità di neve che si scontra con un'altezza da terra del sottoscocca che rientra fra quelle canoniche delle granturismo pure, quindi non molto elevata.
Sulle strade tortuose a bassa aderenza la Gtc4 Lusso si può guidare più con lo sterzo che con l'acceleratore. Infatti, fra i settaggi vettura di questa Ferrari c'è la modalità Snow che affianca quelle Wet, Confort, Sport e quella che esclude ogni intervento dei sistemi di controllo della trazione e della stabilità. L'impostazione Snow è stata sviluppata dalla Ferrari in maniera unica valuta anche il grip offerto dal fondo stradale. In altri termini, la centralina che mette in sintonia le componenti elettroniche della vettura memorizza la situazione che si sta affrontando e, quindi, utilizza queste informazioni anche quando si passa alle altre impostazioni, sino a quando non mutano le condizioni d'aderenza o si spegne il motore provocando, di fatto, un reset di tutto il sistema.
Grip sempre ideale
Ecco, allora, che se dopo una sosta ci si trova a che fare con una strada improvvisamente innevata la partenza da fermo e la marcia sul fondo imbiancato sono favorite dall'utilizzo di questa modalità che, di fatto, non solo predispone i sistemi di trazione sterzatura integrale a questa situazione ma tiene anche a bada la cavalleria della Gtc4 Lusso in funzione dell'angolo di sterzata che s'imprime con il volante, a prescindere da quanto s'affonda l'acceleratore. Un comportamento che, spesso, chi non ha confidenza con la neve non gestisce correttamente. In altri termini, una volta in movimento più si accentua la rotazione del volante in curva e meno potenza viene trasmessa alle ruote per favorire la direzionalità e il mantenimento di una traiettoria conservativa, mentre più lo si riduce e maggiore potenza viene a messa a disposizione. Il tutto, ovviamente, si sposa con il lavoro della trazione integrale e del retrotreno sterzante ed emerge anche quando s'impostano le altre logiche di configurazione vettura ma si marcia sempre su fondi a bassa aderenza. In questo caso, l'elettronica imbriglia meno la potenza erogata del motore e i controlli di trazione e stabilità, ma tiene sempre conto che ci si sta muovendo in condizioni di bassa aderenza.
In termini pratici, i vantaggi offerti dalle soluzioni sviluppate dalla Ferrari non sono solo bene avvertibili sui fondi normali, dove sulle strade tortuose sembra di guidare un'auto più compatta grazie alla notevole agilità mentre sui tratti veloci si beneficia di una stabilità elevatissima e si può contare su una motricità esemplare e un'istantanea reattività ai comandi, ma anche quando si ha a che fare con l'Aderenza Zero. Infatti, anche in questa situazione l'interazione uomo-macchina rimane sempre chiara e stretta.
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