Alphabet, la holding del colosso americano, ha annunciato ieri lo spinoff delle attività nel campo della guida autonoma in una nuova azienda che si chiamerà Waymo. La società proseguirà l'attività di studio e di test, che finora ha visto le Google-car percorrere tre milioni di miglia su strade pubbliche, ma non necessariamente arriverà a produrre in proprio le auto: Steve Krafcik, l'ex manager Hyundai arrivato nel 2015 alla guida del progetto Google X, ha sottolineato che la nuova azienda è specializzata «nella tecnologia di guida autonoma, non nelle auto». Alla conferenza di San Francisco Krafcik ha detto che la tecnologia presenta «varie potenziali opportunità» nei campi «del ridesharing, dei trasporti, della logistica, delle auto per uso personale e nei trasporti pubblici».
Obiettivo ride-sharing con Fca.
Secondo l'agenzia Bloomberg Waymo punta a lanciare entro la fine del 2017 un servizio di ride-sharing (simile a quello reso popolare da Uber) in cooperazione con Fiat Chrysler, utilizzando una tecnologia di guida semi-autonoma. Nel maggio scorso le due aziende avevano annunciato un accordo in base al quale Fca fornirà 100 minivan Chrysler Pacifica in versione ibrida per i test di Google sui sistemi di guida autonoma; uno di questi dovrebbe essere presentato il mese prossimo al Ces di Las Vegas.
Krafcik ha definito Fca «un ottimo partner». Google ha iniziato a lavorare sulla guida autonoma prima di molte aziende, ma non è ancora riuscita a portare un prodotto sul mercato; Uber, dal canto suo, ha avviato di recente a Pittsburgh test di un servizio di taxi con veicoli autonomi sorvegliati da un tecnico al volante.
«C'è ancora molto da lavorare».
Waymo ha comunicato di aver effettuato «il primo viaggio in guida totalmente autonoma su strade pubbliche» nel 2015 ad Austin, Texas, con un passeggero non vedente su un veicolo privo di pedali e volante. Secondo Dmitri Dolgov, responsabile della tecnologia di Waymo, c'è però ancora molto lavoro da fare: costruire mappe più precise, rendere la guida più scorrevole, migliorare la navigazione in condizioni difficili come neve o forte pioggia». Krafcik ha detto che «per ora l'azienda dovrà utilizzare vetture con volante e pedali, soprattutto per tranquillizzare le autorità. Il nostro obiettivo è di farne a meno».
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