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Svolta elettrica di Fiat Chrysler con Pacifica e Alfieri

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ces 2017

Svolta elettrica di Fiat Chrysler con Pacifica e Alfieri

Sergio Marchionne, numero uno di Fiat Chrysler, ha sempre avuto, è noto, un rapporto “difficile” con le automobili elettriche, semplicemente perché nella sua visione dell'industria automobilistica prevale sempre la necessità di puntare al risultato nel breve periodo e in questa visione decisamente ortodossa l'elettrico non può trovare posto.

Interpellato ancora di recente sull'argomento lo stesso Marchionne ha ribadito che le vetture elettriche sono soltanto una delle possibili opzioni e non una scelta obbligata della quale altri costruttori, in particolare i brand premium tedeschi, sembrano essere ormai convinti.

Pacifica Hybrid

Il punto che non depone a favore dell'auto elettrica, secondo Marchionne, sono gli elevati costi di produzione, tanto che nonostante il successo ottenuto, ad esempio, dalla Tesla Model 3 (al momento solo un concept ma prenotato quasi da 400mila acquirenti.

Marchionne ha più volte fatto capire di essere convinto che le auto elettriche non sono il futuro immediato dell'automobile e che i motori endotermici resteranno al centro della proposta delle vendite di nuove auto per molti anni ancora.
Questo era, in sostanza, e almeno fino a qualche mese fa il “Marchionne pensiero”. Ma di recente lo stesso ceo di Fca ha affermato che il gruppo sta prendendo in seria considerazione l'aggiunta di veicoli 100% elettrici alla propria “line-up”.

Al punto che Marchionne vedrebbe molto bene una sportiva come la Maserati Alfieri (che ci risulta essere in stato di sviluppo avanzato) e una piccola city-car, come i primi due modelli nella logica della svolta che porterebbe il gruppo ad investire sempre di più nell'elettrificazione.

“Ho sempre pensato che il modello economico che supporta, ad esempio Tesla, è una possibilità che Fca potrebbe replicare dal momento che abbiamo le conoscenze per farlo” ha precisato lo stesso ad di Fca – credo, inoltre, che sarebbe interessante utilizzare una delle nostre vetture per fare qualche sperimentazione nel settore”.

Per l'arrivo di una Alfieri elettrica bisognerà aspettare almeno il 2018. “Io non sono convinto come altri costruttori – ha aggiunto Marchionne - che l'elettrificazione sia la soluzione giusta per tutti i mali dell'auto”.
Se, però, come pare anche Fiat sta seriamente prendendo in considerazione la possibilità di produrre una macchina elettrica per la città soprattutto per il mercato europeo, anche in questo caso l'ad di Fca potrebbe aver cambiato opinione, rispetto almeno alle considerazioni spese in passato a proposito ad esempio della Fiat 500 elettrica che è in vendita esclusivamente in California. “Spero – dichiarò tempo fa - che non compriate la 500 elettrica, perché ogni volta che ne vendo una perdo 14.000 dollari. E credo di essere abbastanza onesto da ammetterlo”.

La svolta nel segno dell'elettrificazione anche di un gruppo Fca poco propenso ad abbracciarla è stata sicuramente il lancio all'inizio di quest'anno della Chrysler Pacifica in versione ibrida plug-in. Proprio in questi giorni la vettura è andata in produzione nel sito di Windsor in Ontario. Sempre la Pacifica, tuttavia, potrebbe debuttare anche nella variante elettrica al Ces, il Consumer Elettronics Show di Las Vegas. A presentarla nelle kermesse mondiale dell'hi-tech potrebbe essere lo stesso Marchionne che a sorpresa ha deciso di disertare il tradizionale palcoscenico del salone di Detroit per concentrarsi proprio sul Ces e non lasciare troppo spazio ai tanti concorrenti che ormai sono sempre più convinti che fra una decina d'anni le elettriche cominceranno a diffondersi soprattutto nei centri urbani. Di sicuro per produrre un'auto elettrica di massa, o comunque un'auto elettrica sportiva, il Gruppo Fca dovrà necessariamente allearsi con qualche produttore che sia in grado di assicurare una condivisione dei pesanti costi produttivi stimati in 10 miliardi di dollari all'anno. Ma a preoccuparsene potrebbe essere il successore di Sergio Marchionne se come pare l'attuale eco lascerà la gestione del Gruppo Italo-americano a partire dal 2018. E non è escluso che è anche per questo motivo che lo stesso Marchionne ha cambiato decisamente strategia.

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