Si può anche essere scettici (e molto) su un futuro dell'auto come lo prospettano i visionari della Silicon Valley (auto robot o immaginate da aziende che fanno app per la mobilità). È ormai chiaro però che nei prossimi anni - non prima di un ventennio - la nostra cara e vecchia “quattroruote” non sarà più la stessa di oggi. I segnali portano in una direzione ben precisa, anche se poi ognuno la potrà adattare alle proprie esigenze o alle diverse priorità: tuttavia la rivoluzione ci sarà eccome. La vetrina privilegiata dell'auto che sarà, ma che non ancora non è, c'è già e da qualche anno fa sempre più parlare di sè tanto da mettere in discussione altre rassegne più tradizionali.
Si chiama Ces (Consumer Electronic Show) la fiera dell'elettronica mondiale diventata da qualche anno anche lo show dell'auto connessa eco-sostenibile e futuribile che aprirà il 5 gennaio nella capitale del Nevada, Las Vegas.
Il Ces non è il luogo nel quale si propongono dei semplici restyling, ma l'occasione per mostrare i progetti più avanzati, quelli che non vedremo su strada prima di un decennio o forse anche di più, capaci però già oggi di offrire più di un esempio su come le Case stanno lavorando per il futuro. Qualche anticipazione? La NeuV di Honda, che secondo i tecnici giapponesi è in grado di percepire addirittura le emozioni di chi si trova a bordo. C'è poi la Faraday Future, un nuovo brand nato grazie ad imponenti investimenti cinesi che al Ces conta di presentare un crossover elettrico molto hi-tech e con prestazioni da supercar.
Alla rassegna di Las Vegas parteciperà per la prima volta quest'anno il Gruppo Fca, che inizialmente avrebbe dovuto presentare una Pacifica elettrica “dimostrativa”, ma che forse rimanderà il debutto ad una rassegna più automobilistica rispetto al Ces. A Las Vegas il Gruppo guidato da Sergio Marchionne offrirà il meglio del proprio hi-tech oggi a bordo della sue vetture di oggi, e in particolare del primo “vero” modello elettrificato, dopo la parentesi della Fiat 500e, il van Pacifica Hybrid plug-in.
Una presenza ormai fissa al salone dell'hi-tech è invece quella di Bmw ,che già l'anno scorso ha dato un saggio di come vede il business del futuro: fornitore di servizi di mobilità e non più solo costruttore di automobili. Quest'anno il brand di Monaco si ripresenta più che mai ricco di proposte dopo un anno di celebrazioni del centenario. Per il 2017, Bmw ha preparato un avveniristico “touch screen” virtuale l'HolActive Touch che mette insieme uno schermo tradizionale, un head-up display e il gesture control: in pratica, tutti i comandi verranno dati senza alcun contatto, nemmeno lo sfioramento a cui ormai siamo tutti abituati.
In Nevada non poteva mancare anche Mercedes, che come Bmw mostrerà la sua idea di vettura del futuro. Soprannominata Case e basata su 4 obiettivi principali: Connettività, Autonomia e guida autonoma, Servizi, Sharing ed Elettrificazione. Il tutto è accompagnato dai concept Concept EQ già esposto al Salone di Parigi e Vision Van. Anche giapponesi e coreani lavorano da tempo alla guida autonoma, ma sotto traccia e senza grandi proclami. All'edizione 2017 del Ces danno un saggio delle loro competenze, mostrano le proprie idee dell'auto del futuro. Se anche il top manager di Nissan, Carlos Ghosn, ha deciso di sbarcare in Nevada per parlare dell'auto del futuro, un motivo deve davvero esserci.
E veniamo ai coreani: Hyundai presenta un prototipo di Ioniq elettrificata che ben si sposa con le nuove tecnologie. Dove c'è Hyundai, non può mancare Kia che a sua volta espone la propria visione della guida autonoma.
Infine Volkswagen che per cancellare l'incubo del dieselgate ha da tempo “virato” verso l'elettrico. Al Ces di Las Vegas 2017, Volkswagen presenta una versione sempre più evoluta del sistema di interfaccia “uomo-macchina”. Insomma di tutto e di più, anche se c'è da stare ancora tranquilli: non sarà per domani, ma forse per dopo domani.
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