Lo ha comunicato la stessa società di San Francisco che ha anche specificato che non ci sono stati feriti. Stando alla ricostruzione della polizia locale, la responsabilità dell'impatto in cui come detto non sono rimasti feriti gli occupanti delle auto è da attribuire al conducente dell'altro veicolo coinvolto che non avrebbe dato la precedenza alla Volvo XC90 di Uber.
Da aggiungere che né le forze dell'ordine né Uber hanno chiarito se la Volvo stesse procedendo in guida manuale o meno: la portavoce dell'azienda si è limitata a rendere noto che non c'erano occupanti sui sedili posteriori.
Il protocollo dei test, lo ricordiamo, prevede due occupanti per veicolo, uno sul lato guida e un dietro sul lato passeggero. L'incidente conferma se ancora ce ne fosse bisogno la notevole problematicità della sperimentazione avviata da Uber (che sembra sempre più un'invenzione del marketing) e le conseguenza negative che potrebbero derivare da un utilizzo di mezzi senza pilota nel traffico.
Del resto non se ne sentirebbe una reale necessità, forse basterebbe garantire alle future vetture la possibilità sempre a scelta del pilota di procedere semplicemente in guida autonoma, ma soltanto sotto il vigile controllo di chi è a bordo e non solo di chi guida.
(C.Ca.)
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