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Tecnologie dirompenti per l’auto di domani

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Mobilità e Tech

Tecnologie dirompenti per l’auto di domani

I tagli in Ford sono un ulteriore segnale che nell'industria dell'auto sta per affrontare una trasformazione epocale perché sta cambiando il modo di produrre, vendere e usare un oggetto sempre più tecnologico e meno meccanico dove la componente digitale è centrale, in un futuro volto all’elettrificazione. Non a caso nei tagli nella casa di Dearborn non ci sono dipendenti che lavorano nella tecnologia, nelle vetture connesse o nell’automatizzazione della guida (ma non chiamiamole auto senza guidatore). Ford segue la mossa compiuta sei mesi fa da Volkswagen quando a novembre ha annunciato 20mila tagli entro il 2020. E la ragione non era tanto il dieselgate quanto la netta volontà di creare una nuova industria automobilistica che produce auto diverse in un modo diverso. E qui entra in ballo l’industria 4.0 con paradigmi di produzione snelli e dinamicamente in grado di adattarsi alle variazione della domanda e alle esigenze dei singoli acquirenti. Le case automobilistiche da labour intensive si trasformeranno in robot intensive.

Non vanno, inoltre, trascurate ledinamiche del mercato globale (le vendite non possono continuare a espandersi) e la diffusione del car sharing. Ma quali sono le disruptive technology che cambieranno l’industria dell’auto nei prossimi anni? L’elettrificazione è la prima di queste. Un esempio fra tutti:. il gruppo Volkswagen ha in programma di vendere un milione di auto elettriche all’anno a partire dal 2025. E questo non vuol dire solo un milione di motori a pistoni in meno, bensì un milione di cambi in meno (l’auto elettrica non ha il cambio), un milione di radiatori, un milione di impianti di scarico e una miriade di componenti piccoli e grandi in meno. E questo si traduce in uno tsunami simile quello che ha colpito l’industria dell’audio con l’avvento del cd prima e del file digitale dopo, o come quello della fotografia digitale oppure una rivoluzione l’avvento dell’iniezione elettronica che ha posto fuori mercato i produttori di carburatori. Ed è uno tsunami che però avrà un impatto enormemente più grande. Basti pensare che soltanto in Zf, leader delle trasmissioni, lavorano 140mila persone. E l’azienda tedesca non per nulla sta ora puntando su nuove tecnologie per modificare il suo core business in una prospettiva di evoluzione futura fatta di vetture elettriche fortemente automatizzate.

L’auto elettrica, digitalizzata e iperconnessa, al di là degli esigui numeri attuali, porterà un cambiamento epocale dove ci saranno inediti attori della filiera provenienti dal mondo della tecnologia. E questo lo hanno capito case come Samsung che ha speso oltre otto miliardi di dollari per comprare Harman oppure Google che al di là dell’automatizzazione della guida mira a creare un sistema operativo per l’automobile di domani. Intanto Mercedes, Bmw e Porsche, giusto per fare tre esempi di peso, investono in centri di ricerca nella Silicon Valley e in start up.

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