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Ferrari 812 Superfast, abbiamo provato la «rossa» stradale più potente della storia

FIORANO - 800 cavalli, 12 cilindri rigorosamente a V di 65 gradi, 718 Nm. Ecco i numeri della nuova formula di Ferrari: la nuova 812 Superfast, la stradale di Maranello più potente e, soprattutto, prestazionale della storia. Destinata a sostituire la F12, non può essere considerata un mero restyling anche perché è il frutto non solo di soluzioni meccaniche e tecnologiche ma anche del più avanzato studio aerodinamico mai effettuato dalla casa del Cavallino. E la linea, scaturita dalla team guidato dal chief designer delle rosse Flavio Manzoni, non è finalizzata a trovare un facile effetto wow, ma a abilitare soluzioni aerodinamiche fortemente innovative e finalizzate all'ottenimento delle più alte prestazioni. Il Centro Stile del Cavallino ha rielaborato lo stile dell'attuale F12.

Ferrari 812 Superfast, al volante della rossa più potente della storia

La fiancata e i passaruota più muscolosi accentuano le proporzioni, con la coda raccolta e il lungo muso, quasi a rendere omaggio alla 365 GTB4 Daytona. Nella coda troviamo il tema dei doppi fari tondi già proposto dalla GTC4 Lusso che sono visivamente abbinati alle due coppie di scarichi posti, mentre all'anteriore i gruppi ottici full-Led sono disegnati intorno alle prese d'aria. La fiancata è scavata a fini aerodinamici e tutte le superfici concorrono nella definizione dei flussi d'aria che attivano device passivi per il controllo di portanza e deportanza. L'alettone posteriore è stato alzato di 3 cm ed arretrato di 6 cm, mentre i passaruota posteriori sono attraversati dal flusso d'aria per offrire maggiore carico aerodinamico in velocità.

L'effetto suolo è stato abilitato con un sistema di deviatori mobili passivi: Superati i 200 km/h la pressione dell'aria apre delle portelle nell'ala anteriore che ne modifica il flusso per ridurre il drag. Stessa funzione hanno anche i tre flap attivi integrati nell'estrattore posteriore.

La 812 Superfast è la prima Ferrari dotata di servosterzo elettrico, che impiegato per estendere le prestazioni e il divertimento di guida integrandolo con gli altri sistemi e controlli presenti sulla vettura, Inoltre, la nuova Rossa adotta un sistema di sterzatura del retrotreno evoluto da quello della F12 Tdf per esaltare l'agilità. La 812 porta al debutto la versione 5.0 del sistema Ferrari Brevettato Side Slip Control (SSC), che gestisce tutta la rete elettronica. Tra i sistemi integrati anche il Passo Corto Virtuale 2.0 (PCV) che, forte dell'esperienza accumulata sul sistema lanciato per la prima volta sulla F12tdf, è ulteriormente evoluto aumentando l'agilità e riducendo i tempi di risposta della nuova berlinetta 12 cilindri.

Il motore posto in posizione anteriore centrale è un evoluzione del precedente, la cilindrata del V12 aspirato passa a 6.5 litri e la potenza a arriva a ben 800 cavalli, mentre l'80% della coppia massima di 718 Nm @ 7000 giri/minuto è già disponibile ai 3500 giri/minuto, a totale vantaggio della guidabilità e dell'accelerazione in ripresa fin dai bassi regimi. L'incremento di prestazione è ottenuto grazie anche all'adozione di un sistema a iniezione diretta a 350 bar, assieme ai condotti di aspirazione a geometria variabile derivati come concetto dai motori F1 aspirati. La trasmissione automatica a doppia frizione, poi, è stata ottimizzata, accorciando il passaggio fra i vari rapporti e accelerando i tempi di cambiata.

Con un peso di 1.525 kg, il coupé della “rossa” è accreditato di una velocità di 340 km/h e un tempo di 2,9 secondi da 0 a 100 km/h.
L'abbiamo provata in pista a Fiorano e su strada intorno a Maranello. Il risultato è sorprendente per vari motivi. In primo luogo approcciare una vettura da 800 cavalli genera una certa apprensione non appena si preme il pulsante d'accensione rosso e il V12 prende vita con un sibilo che si trasforma in rombo pieno e possente. Poi l'ansia cresce leggermente (in fondo siamo al volante di un’auto da 300 mila euro), ma la plancia moderna e ben organizzata con strumentazione in parte digitale aiuta a farsi sentire a proprio agio.

Piede sul freno giù, cambio in automatico e manettino in modalità Sport (che poi è quella normale). Acceleratore dosato con calma e l'ansia sparisce. Quasi. La vettura è docile e maneggevole. E rispondealle richieste del pilota in un modo che definire telepatico è riduttivo, grazie anche a uno sterzo perfetto. È assolutamente superfast, super veloce, in un battito di ciglia si arriva a velocità impensabili. E mettendola in modalità Race la 812 si esalta (ed esalta) e sorprende di nuovo: il retrotreno riesce a scaricare una quantità di potenza esuberante con naturalezza e anche esagerando è difficile metterla in crisi. Anzi. E questo, anche in pista in fonde un senso di sicurezza che accresce il piacere di guida, il divertimento puro con una macchina dalle prestazioni estreme.

In velocità sul dritto si apprezza il maniacale lavoro svolto sull'aerodinamica, mentre n curva, grazie anche al Passo Corto Virtuale PCV 2.0la 812 Superfast stupisce per la straordinaria agilità tra curve e tornanti. Non sembra di guidare una sportiva lunga 4,657 metri e la sensazione di telepatica agilità è resa possibile dalle ruote posteriori sterzanti che lavorano di concerto con l'elettronica (SSC 5.0, EPS, E-Diff, F1- Trac, SCM).

I freni carboceramici fanno parte del “pacchetto” prestazionale ed emotivo di questa rossa che vuole segnare record in fatto di prestazione e adrenalina, ma senza dimenticare guidabilità e comfort. E questo lo si vede anche a bordo dove troviamo una plancia da gran turismo dove spicca una rinnovata interfaccia uomo-macchina anche si rivela semplice da usare (anche se occorre un minimo di apprendistato). Qui però manca l'effetto wow: la plancia è affascinante ma display usati potrebbero essere migliori per qualità, grafica e definizione. Si tratta di un piccolo neo, in ogni caso, il classico pelo nell'uovo in una vettura destinata a pochissimi ma che contribuisce non poco a alzare l'asticella dell'innovazione e dell'orgoglio dell'industria italiana.


Lunedi 19 maggio, la prova completa nella pagina Motori del Sole 24 Ore

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