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Auto connessa? Harman pensa a proteggerla

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tecnologia

Auto connessa? Harman pensa a proteggerla

Non è solo l'auto, intesa come prodotto, a calcare le scene del Salone di Francoforte. Una realtà di cui sono parte anche tutta quella serie di fornitori che si occupano principalmente di elettronica e di sistemi di assistenza. E in un mondo automotive diretto all'automazione della guida, grazie anche alla connettività di bordo, il problema della cybersicurity diventa un argomento di discussione rilevante. Tra i vari protagonisti in ambito tecnologia, Harman svolge un ruolo di primo piano. E a Francoforte presenta una piattaforma Shield. Una piattaforma quindi che può essere integrata con quella di IBM QRadar Security Intelligence, con i sistemi di protezione ECU di Irdeto (Cloakware™ Secure Environment) e con G+D's Automotive Security Framework. Un nutrito gruppo di denominazioni che potrebbero creare qualche confusione, quando invece rappresentano tutta quella serie di hardware e software che si occupano di proteggere in tempo reale le auto connesse da attacchi ransomware. Una sorta di anti-virus per auto.
Il sistema Harman è un sistema di tipo integrato che riunisce quattro tra le soluzioni leader nel settore. Per fornire funzionalità complete di visibilità, rilevamento e mitigazione, riferite all'eventuale “problema”. Il G+D's Automotive Security Management Framework (ASMF) è una piattaforma dedicata alla gestione della sicurezza relativamente a servizi di provisioning, ossia di comunicazione. Con l'aggiunta di Secure Environment, un componente di Cloakware™ per Automotive realizzato da Irdeto, e insieme a G+D's Automotive Security Management Framework (ASMF), le funzionalità della tecnologia messa in campo da Harman saranno ampliate e potenziate, consentendo ai produttori di apparecchiature originali e ai gestori delle flotte di creare una solida base di sicurezza nei loro veicoli.

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