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Il Giappone svela l’auto del futuro

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Tokyo Motor Show

Il Giappone svela l’auto del futuro

Quello di Tokyo è il più affascinante tra i saloni dell’auto. Storicamente è stato la vetrina di show car bizzarre, auto strane ed esotiche, concept che vanno oltre il futuribile e si spingono nell’improbabile. Eppure tracciano una strada che porta al futuro e aprono una finestra sull’auto che verrà. L’edizione 2017, la 45esima, aperta nella capitale giapponese fino al 5 novembre, non è da meno. E visto che le cronache automobilistiche sono ricche di vetture elettriche e senza guidatore, ecco che la kermesse di Tokyo verte proprio su queste due password: elettricità e autonomia di guida.

Ed è qui che si concentrano gli annunci di Nissan, che con il concept IMx porta all’estremo il concetto di Intelligent mobility, presentando una crossover elettrica con 600 km di autonomia e guida autonoma di livello 5. Oltre all’auto che dice addio al volante in determinate situazioni, Daniele Schillaci, vice presidente esecutivo vendite e marketing e direttore globale dei veicoli elettrici di Nissan Motor Company, ha anticipato l’arrivo di un C-suv elettrico entro pochi anni che si tradurrà in una sorta di Qashqai alla spina. Toyota propone una fuga in avanti con il Concept I, ma in vetrina ci sono anche uno studio di crossover e quello di un monovolume, battezzato Fine Comfort-Ride, dove l’alimentazione è a idrogeno e l’autonomia raggiunge i mille chilometri.

Daihatsu (sempre gruppo Toyota) ha schierato un bizzarro concept di coupé. Si chiama Compagno e per ironia della sorte è rosso. Nessuna nostalgia sovietica però, come sottolineato dalle linee curiose e innovative, a partire dal tetto a goccia sbilanciato verso l’anteriore. Tra i marchi del gruppo, Lexus ha presentato la LS+ Concept, che anticipa i sistemi di guida autonoma in arrivo dal 2020.

Suzuki, invece, con la show car e-Survivor fa sognare con una specie di Dune Buggy che miscela la mitica Citroën Mehari con il Moon Rover delle missioni lunari Apollo, naturalmente elettrico e dalle grandi doti in fuoristrada.

La reginetta di bellezza, anche in questa edizione, è una Mazda: si chiama Vision Coupé (e potrebbe essere la prossima Mazda 6 realizzata su base Toyota) e ha catturato l’attenzione di tutti i fotografi a Tokyo. Promosso il design anche della Kai Concept, prototipo che anticipa la nuova Mazda 3 abbinata all’inedita architettura Skyactiv-Vehicle Architecture con motore benzina Skyactiv-x che assicura consumi inferiori del 30 per cento.

Honda rilancia sull’elettrico con la Sports Ev Concept, un coupé due posti realizzato su una piattaforma specifica per auto a zero emissioni dove il piacere di guida sarà al primo posto.

E il primo produttore al mondo di moto e scooter, senza troppi clamori, ha annunciato lo sbarco nel mondo delle zero emissioni a due ruote con il noto Pcx in versione elettrificata. Per ora lo scooter elettrico è solo un prototipo, ma la produzione è prevista a breve. Come funziona? Sotto la sella monta due batterie estraibili ricaricabili a casa.

Tra i produttori di moto Yamaha ha presentato due prototipi a quattro ruote: il pick-up Cross Hub Concept e l’Mwc-4, in grado di piegare in curva come una moto.

Insomma, anche per questa edizione il Salone di Tokyo ha confermato il suo ruolo di innovatore, mostrandoci come sarà la mobilità a due e quattro ruote del futuro.

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