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Dossier Nissan studia l’auto telepatica che si «guida» con il pensiero

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    Dossier | N. 51 articoliSpeciale Ces 2018, così la tecnologia cambia l'automobile

    Nissan studia l’auto telepatica che si «guida» con il pensiero

    Nissan studia l'auto “telepatica”. Sembra una di quelle “sparate” tecnologiche ad alto effetto Wow. Ma in realtà la casa giapponese pare seria e ha dichiarato di avere allo studio la tecnologia Brain-to-Vehicle B2V, che permetterebbe di interconnettere il cervello umano con i comandi della vettura. Nissan ha presentato infatti un progetto di ricerca che darà la possibilità ai veicoli di interpretare i segnali emessi dal cervello dei conducenti, ridefinendo completamente l'interazione tra persone e automobili. Roba da Star Trek, ma secondo Nissan, la tecnologia Brain-to-Vehicle consentirà di ridurre i tempi di reazione dei conducenti e porterà alla realizzazione di veicoli auto adattivi per trasformare la guida in un'esperienza molto più intuitiva.

    La tecnologia B2V prevede che il conducente indossi un dispositivo in grado di misurare l'attività delle onde cerebrali, che vengono poi analizzate dai sistemi autonomi. Prevedendo le intenzioni e i movimenti dell'essere umano, i sistemi possono intervenire (girando il volante o rallentando il veicolo, ad esempio) con un anticipo di 0,2-0,5 secondi sul conducente, senza quasi far percepire il loro funzionamento.

    La dimostrazione di questa tecnologia avverrà settimana prossima in occasione del CES 2018, il mega salone dell'industria digitale di Las Vegas (9- 12 gennaio). La tecnologia B2V fa parte della roadmap strategica di Nissan che, battezzata Intelligent Mobility, mira a reiventare il modo in cui i veicoli vengono guidati, alimentati e integrati nella società.

    Questa svolta è il risultato di avanzate ricerche condotte da Nissan per applicare le tecnologie di decodifica dell'attività cerebrale alle azioni del conducente e individuare eventuali problematiche:
    - prevedere: non appena il conducente si appresta a compiere un movimento (ad esempio, girare il volante o premere il pedale dell'acceleratore), la tecnologia rileva il segnale emesso dal cervello e i sistemi di assistenza alla guida intervengono tempestivamente, riducendo i tempi reazione e migliorando la guida manuale.;
    - rilevare: in modalità automatica, l'intelligenza artificiale è in grado di rilevare e valutare il grado di comfort del conducente per poi modificare, se necessario, la configurazione o lo stile di guida.

    Brain-to-Vehicle, la tecnologia riscrive il futuro della guida

    Gli altri possibili impieghi anticipati dal ricercatore Lucian Gheorghe, del Centro di Ricerca Nissan in Giappone nonché responsabile del progetto B2V, includono l'adattamento dell'ambiente interno del veicolo. Ad esempio, questa nuova tecnologia potrà sfruttare la realtà aumentata per mettere a punto la visuale del conducente e creare un'atmosfera più rilassata.

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