RONDA (SPAGNA) - Addio complessi di inferiorità con la 911. Se fino a qualche anno Boxster e Cayman potevano essere viste come una soluzione economica rispetto alla sorella più grande, con l’arrivo della versione Gts le piccole di casa Porsche diventano una valida alternativa al modello nato originariamente dalla matita di Ferdinand Alexander Porsche.
Derivate dalla 718 S le nuove creature made in Zuffenhausen portano la potenza del motore boxer turbo a quattro cilindri da 2,5 litri a 365 cavalli, grazie ad un tratto di aspirazione di nuova concezione e un turbocompressore ottimizzato. Esteticamente le principali novità sono: il nuovo scudo paraurti, gruppi ottici anteriori e posteriori oscurati, l’impianto di scarico sportivo di serie con terminali di scarico sportivi centrali verniciati in nero e i cerchi in lega da 20 pollici laccati nero.
A bordo domina l’Alcantara e a centro plancia spicca lo schermo touchscreen di serie da dove gestire il sistema di infotainment compatibile con Apple CarPlay ma non con Android Auto.
Su strada la 718 Boxster si dimostra uno dei modelli sportivi più divertenti presentati nel 2017, superando di diverse lunghezze concorrenti come l’Audi Tt-Rs. Il motivo di questo vantaggio? Le sensazioni provate curva dopo curva, il feeling tra telaio e sterzo e un motore che conquista per allungo e progressione nonostante non sia il più potente della categoria. Grazie alla combinazione tra propulsore posizionato centralmente e dimensioni contenute la Boxster segue alla lettera ogni comando e, nonostante il rischio di peccare di blasfemia, in diverse situazioni si mostra più performante della 911. Seguendo alla perfezione la filosofia che ha decretato il successo del marchio tedesco – confermato dal record di vendite in Italia nel 2017 con oltre 5.500 vetture immatricolate – la Gts mostra una doppia personalità; da una parte grande comfort e un consumo relativamente contenuto per la potenza a disposizione, dall’altra una propensione alla guida “di traverso” che farà felice tutti gli affezionati alla trazione posteriore.
Per scoprire le due facce della medaglia basta decidere l’impostazione preferita tramite il manettino sul volante, andando così a modificare parametri come l’assetto e l’erogazione del motore fino ad avere il massimo controllo sulla vettura senza l’ausilio di aiuti elettronici. Lasciata la strada e la Boxster passiamo alla 718 Cayman Gts e alle 26 curve dell’Ascari, tracciato vicino a Ronda lungo 5425 metri e capace di mettere a dura prova le vetture.
Oltre al tetto rigido sopra la testa la differenza principale tra i due modelli è la maggiore capacità di carico, con un volume di 425 litri totali contro i 275 della cabrio.
Provata in abbinamento al cambio a doppia frizione Pdk (optional da poco meno di 3.400 euro) e al pacchetto Sport Chrono, la due posti di Zuffenhausen dichiara una velocità massima di 290 km/h e uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in soli 4,1 secondi. Rispetto al sei cilindri aspirato della precedente Gts da 330 cv il motore inizia a spingere già prima dei 2000 giri e anche in questo caso il 4 cilindri non ha complessi di inferiorità, ad eccezione del suono prodotto dallo scarico.
Per gli amanti dei tempi in pista debutta sulla 718 Gts l’ultima versione dell’app Porsche Track Precision, capace di registrare il tempo sul giro e di fornire la visualizzazione e l’analisi dettagliata su smartphone dei dati relativi alla guida.
Passando ai prezzi il listino parte da circa 79.500 euro per la Cayman, mentre per la Boxster Gts servono 81.500 euro. La dotazione è abbastanza completa ma per la guida in pista sono consigliati i freni carboceramici, optional da 7.500 euro.
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