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Dossier Seat Ibiza Tgi, come va e come è fatta la piccola a metano

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Dossier | N. 64 articoliSpeciale Salone di Ginevra 2018, tutte le novità in vetrina

Seat Ibiza Tgi, come va e come è fatta la piccola a metano

La Seat Ibiza è ora anche a metano e, come anticipato al lancio della quinta generazione lo scorso anno, aggiunge la versione TGI con motore mille 3 cilindri da 90 cv in alternativa ai benzina e ai diesel con potenze da 75 a 115 cv. La Ibiza è la terza TGI di Seat dopo la Mii e la Leon in attesa della quarta che sarà la Ateca per la fine di quest'anno durante il quale assisteremo alll'arrivo di numerosi modelli alimentati a metano, molti dei quali provenienti proprio dal gruppo Volkswagen.

I tecnici spagnoli e tedeschi non si sono limitati a mettere un serbatoio e un'altra serie di iniettori al 3 cilindri. La distribuzione infatti ha un diagramma diverso, sono state rinforzate le sedi valvole e nuovi sono anche i pistoni e il turbocompressore: i primi sono rivestiti in nickel-cromo e dotati di segmenti specifici, il secondo ha una girante più leggera per migliorare la risposta. Il serbatoio per il metano è in acciaio ad alta resistenza, contiene 13 kg di gas ed è posizionato sotto il piano di carico con due effetti collaterali: la capacità del bagagliaio scende da 355 a 262 litri e non c'è più la possibilità di avere ruota o ruotino di scorta. Rimane identico il serbatoio da 40 litri per la benzina mentre il bocchettone per il gas è accanto a quello per il combustibile liquido, dietro allo stesso sportellino. La casa dichiara un'autonomia complessiva di 1.155 km dei quali 400 a metano considerando che con quest'ultimo dichiara un consumo di 4,9 m3/100 km pari a 3,5 kg/100 km.

Ma il vantaggio c'è se si va a gas naturale, che costa meno di un euro al kg e per il quale l'Italia ha la rete di distribuzione di gran lunga più grande d'Europa con 1.236 stazioni contro le 889 delle Germania, le 173 dell'Olanda e le sole 70 della Francia o le 56 della Spagna. I vantaggi sono anche per l'ambiente: le emissioni di CO2 scendono a 88 g/km (-17%), dell'85% gli ossidi d'azoto e si annulla il particolato. Il sistema gestisce il passaggio metano-benzina in modo completamente automatico preferendo il combustibile liquido solo all'avviamento con temperatura ambientale inferiore a 10 gradi. La strumentazione ha l'indicatore per il metano uguale a quello della benzina, la spia che dice quando si sta marciando a gas e anche indicazioni specifiche per il computer di bordo, sia quello visibile sulla strumentazione sia quello sullo schermo al centro della plancia. Identico alla versione a benzina da 95 cv è il cambio manuale a 5 rapporti mentre la TGI denuncia alla bilancia 127 kg in più.

Questo influenza più di tutto l'accelerazione (0-100 km/h in 12,1 secondi invece di 10,9), ma è meno avvertibile nella guida normale dove le caratteristiche di guida si mantengono simili. La versione a metano ha una coppia leggermente meno favorevole (160 Nm tra 1.900 e 3.500 giri/min invece di 175 Nm tra 1.500 e 3.500 giri/min), ma raggiunge la potenza massima a soli 4.800 giri/min dunque è necessario tirare o scalare le marce solo sui falsopiani, anche perché 4a e della 5a sono molto lunghe. Rimane invece identica la guida della Ibiza: dunque ottima tenuta di strada, sterzo preciso e comfort sospensivo ed acustico senza sbavature. Praticamente nulle anche le rinunce per i livelli di dotazione in tema di sicurezza e connettività, anche perché la Ibiza TGI sarà disponibile in tutti gli allestimenti previsti dalla gamma: Reference, Style, Business e persino il sontuoso Xcellence e lo sportiveggiante FR. Un chiaro segnale che per Seat il metano è una reale alternativa a gasolio e benzina. Si parte da 16.050 euro, ovvero 1.650 euro in più rispetto alla 1.0 TSI da 95 cv.

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