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Lamborghini e Ducati: tra Bologna e Ingolstadt ritorna la motor valley

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Lamborghini e Ducati: tra Bologna e Ingolstadt ritorna la motor valley

Il nuovo suv Lamborghini Urus nelle linee di montaggio della fabbrica di Sant’Agata appositamente aggiornata alle tecnologie 4.0. Il nuovo modello porterà a un raddoppio delle vendite della marca
Il nuovo suv Lamborghini Urus nelle linee di montaggio della fabbrica di Sant’Agata appositamente aggiornata alle tecnologie 4.0. Il nuovo modello porterà a un raddoppio delle vendite della marca

Lamborghini e Ducati rappresentano l’esempio migliore di come l’eccellenza italiana possa crescere grazie all’approccio (e al supporto) tedesco.

Le due aziende emiliane, acquistate da Audi rispettivamente nel 1998 e 2012, in questi anni hanno registrato un aumento di fatturati e produzione mai visti nel corso della loro storia. Partendo dall’azienda fondata da Ferruccio Lamborghini il 2017 è stato un anno record.

Infatti la casa di Sant’Agata ha registrato vendite in aumento del 10% rispetto all’anno precedente, passando da 3.457 a 3.815 unità consegnate in tutto il mondo. L’incremento segna una crescita per il settimo anno consecutivo, con numeri quasi triplicati rispetto ai livelli del 2010 (1.302 unità). Per la prima volta nella storia dell’Azienda, il fatturato ha superato un miliardo di euro, passando da 906 milioni a 1.009 milioni (+11%). Con l’arrivo della Urus il marchio di Sant’Agata Bolognese si è dovuto espandere in termini di metri quadri, persone impiegate e tecnologie realizzando uno stabilimento 4.0.

La nascita del primo suv Lamborghini, supportato da un investimento complessivo di oltre 700 milioni di euro, si è tradotto in un aumento di superficie del 100% rispetto alla metratura attuale passando da 80.000 a quasi 160.000 metri quadri.

Questo è stato possibile grazie al lavoro in soli 18 mesi di 3.600 persone esterne, con la produzione dei due modelli in gamma Huracán e Aventandor che invece di rallentare ha segnato il record di vendite nel 2016 con un +7% e nel 2017 un +12% per la “piccola” della gamma che in soli quattro anni ha raggiunto i 10.000 esemplari prodotti.

Passando a Borgo Panigale Ducati chiude positivamente il 2017, confermando la costante crescita che ha caratterizzato gli ultimi otto anni della Casa motociclistica bolognese. Sono 55.871 le moto consegnate ai clienti di tutto il mondo (+0,8% rispetto al 2016), nonostante il mercato globale del segmento delle moto oltre i 500 cm3 abbia visto una contrazione del -3,5%.

Il fatturato ha raggiunto 736 milioni, confermando il trend positivo di crescita che ha portato, negli ultimi 5 anni, un incremento di circa il 30%. Il risultato operativo è stato di 51 milioni, con un margine operativo del 7%. Tra l’altro il ceo di Audi, Rupert Stadler, ha confermato indiscrezioni che si susseguono da tempo: Ducati ha effettivamente in programma un veicolo elettrificato e potrebbe essere un modello completamente alla spina oppure una sorta di ibrido e questo perché Ducati fa comunque parte della strategia globale green della casa madre tedesca.

I dati finanziari 2017del gruppo Audi, di cui Ducati rappresenta il segmento motociclistico e Lamborghini il ramo delle supercar , sono stati comunicati nella conferenza di bilancio annuale ad Ingolstadt dove il marchio dei quattro anelli ha comunicato l’ottimo risultato ottenuto con 60 miliardi di fatturato (60,128 milioni, +1.4%). Il risultato economico è frutto di una crescita che ha portato alla consegna di 1.88 milioni di veicoli con un utile operativo, ante oneri, di 5,1 miliardi di euro crescendo rispetto al 2016 dell’8.4%.

Se nel 2018 Audi non si aspetta risultati significativi sui volumi, visto il lungo elenco di nuovi modelli, dal 2019 la crescita aumenterà grazie anche all’arrivo dei modelli elettrici come la E-Tron grazie anche agli investimenti stanziati con 40 miliardi di euro entro il 2022 in ricerca e sviluppo e altri 10 miliardi allocati per ottimizzare la produzione. Nonostante i 387 milioni di euro stanziati negli Stati Uniti per far fronte ai costi legati ai motori V6 3.0 Tdi coinvolti nell’indagine, l’utile ha raggiunto i 4.67 miliardi con una crescita del 7.8% (Ebit) e il flusso di cassa è passato da 2.1 dell’esercizio precedente a 4.3 miliardi.

Escludendo lo stanziamento per il mercato americano, il profitto operativo raggiunge i 5,058 miliardi - il 4,4% in più rispetto ai 4,846 del 2016 - e Il margine sui ricavi prima delle voci straordinarie è salito all’8,4% (8,2% nel 2015). Aumenta anche la produzione e le vendite, rispettivamente a 1.878.105 automobili (0,6%) e le vendite hanno raggiunto l’8.4% con un +0.2%.

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