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Dossier | N. 56 articoliElettrica, autonoma e condivisa: ecco come cambia lautomobile

Guida autonoma tra mito e realtà: cosa esiste davvero e cosa non arriverà


Il concept Ez-Go di Renault che  prefigura un veicolo a  sei  posti totalmente driverless e ovviamente a trazione elettrica.
Il concept Ez-Go di Renault che prefigura un veicolo a sei posti totalmente driverless e ovviamente a trazione elettrica.

Guida autonoma ed elettrificazione sono diventati due concetti chiave nel mondo dell’auto. Se fino a qualche anno fa la fantasia superava molto spesso la realtà, oggi la situazione sta gradualmente cambiando. Ad eccezione di concept car realizzate per stupire, i costruttori automobilistici e le aziende hi-tech sono al lavoro su modelli in grado di circolare in un futuro non troppo lontano sulle nostre strade. È importante sottolineare gli attori in campo perché, dopo un periodo di annunci dove doveva nascere un lungo elenco di auto a guida autonoma, a partire dalla vettura prodotta da Apple, adesso la situazione è più chiara. Che la guida autonoma sia una cosa seria e non bisogna esagerare lo testimonia l’incidente mortale in Arizona con una Volvo modificata da Uber. È morta una persona e Uber ha bloccato i test della sua strana avventura in un mondo che non le appartiene. Alla luce anche del tragico incidente, appare molto improbabile che Uber riesca a fare qualcosa di meglio in tempi brevi. Tra l’altro Volvo, costruttore di grande esperienza ed enorme reputazione sulla sicurezza, è cauta sull’auto che guida da sola pur essendo uno dei grandi attori dell’autonomous driving. Dopo l’incidente mortale anche Toyota ha deciso di bloccare i test in corso al momento in California e in Michigan. In questa scelta intransigente ha inciso molto probabilmente anche il fatto che il Toyota Research Institute, la sezione responsabile dello sviluppo di auto a guida autonoma, era in trattative proprio con Uber per acquistare la loro tecnologia dei veicoli autonomi.

Tornando invece ai progetti che funzionano, con un numero sempre maggior di partnership tra costruttori e aziende hi-tech tra cui la collaborazione tra Fca e Google tramite la controllata Waymo, i produttori di tecnologia sono entrati in maniera decisa nelle quattro ruote realizzando software e hardware utili alla guida senza conducente. Oltre ai modelli già dotati di guida autonoma di livello 3, distinzione realizzata dalla Sae che vi spieghiamo nella tabella, sono diversi i test su strada di vetture di livello 4 tra cui troviamo quello con protagonista la Hyundai Nexo con alimentazione fuel cell.

Il test effettuato dal costruttore coreano si è svolto su un percorso di circa 190 chilometri ad una media di 100-110 km/h, la massima velocità consentita sulle autostrade coreane, e rappresenta un vero record per i test su strada aperta al pubblico. È importante ricordare come ad oggi, in Italia e all’estero, sia vietato utilizzare vetture senza l’apporto umano, rendendo così inutilizzabile la guida autonoma di livello presente (ma non disponibile) sulle nuove Audi A7 Sportback e A8. Abbandonando per un attimo i modelli pronti all’uso, al Salone di Ginevra non sono mancati i veicoli dove il guidatore non è più necessario.

Tra i vari concept spicca, soprattutto per le maxi dimensioni, la concept Renault EzGo. Più simile ad un van elettrico sei posti, è mosso dalla propulsione elettrica e si può muovere in totale autonomia: una sorta di people mover degli anni che forse verranno. Ma il futuro reale è rappresentato da proposte come quella di Volkswagen che gioca la partita dell’auto alla spina preannunciando l’ampliamento della gamma di prototipi I.D. con la concept Vizzion full-electric da oltre 600 km di autonomia e a guida autonoma di livello 5, mentre Audi insieme alla nuova A6 e alla ristilizzata Tt mostra l’E-tron che prefigura il suv a emissioni zero che venderà fra qualche mese, in attesa di scoprire modelli sportivi a zero emissioni come la E-tron GT attesa nel 2020. Proprio Volkswagen ha annunciato che entro la fine del 2022 16 fabbriche saranno dedicate alla produzione di veicoli elettrici, necessarie per la produzioni di tre milioni di mezzi all’anno dal 2025.

Passando dalla Germania al Giappone Nissan lancia sulla mobilità sostenibile con il concept IMx Kuro. Si tratta della rivisitazione di un prototipo di suv elettrico a lunga autonomia che già visto al salone di Tokyo lo scorso anno, che si presenta aggiornato soprattutto nelle ipotesi per la tecnologia di bordo che fanno leva su futuribili soluzioni B2V (Brain To Vehicle) in grado di leggere il pensiero dell’automobilista grazie ad uno speciale casco.

Tra le nuove proposte che uniscono visioni future e motori a zero emissioni spicca la concept Venere, progettata dalla torinese Idea e realizzata dal Gruppo cinese Lvchi con una produzione di 500 esemplari all’anno partire dal 2019 e fino al 2021. Parlando delle presentazioni più adatte ai nostri tempi, Harman Audioworx è una piattaforma aperta audio aperta che consente un’esperienza altamente personalizzata per quanto riguarda l’acustica e l’elaborazione del segnale. L’azienda americana acquistata da Samsung ha presentato anche sono due soluzioni (Configurabile Entertainment e Summit) basate sulla piattaforma software Harman Audiowox che includono nuove personalizzazioni e impostazioni connesse al cloud in grado di essere legate all’utente e non al solo mezzo.

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