«Drive your ambition» è il claim di presentazione della strategia di sviluppo del marchio Mitsubishi. Un modello che prende forma grazie alla concept e-Evolution. Due i temi principali forniti dal modello giapponese: il fatto che si tratti di uno Sport Utility Vehicle e che adotti la trazione elettrica. Due argomentazioni ricorrenti nel mondo dell’auto in questi ultimi tempi.
Di fatto la Mitsubishi e-Evolution, al di là di linee futuriste e di un baricentro relativamente alto, non è ancora rappresentativa dell’innesto del marchio all’interno dell’alleanza Renault-Nissan. Una scesa in campo da parte del Gruppo franco nipponico, utile per ripianare i debiti, che non ha ancora realizzato una linea di prodotto o sinergie a livello industriale. Tematiche che vedranno la luce nel breve periodo.
La e-Evolution utilizza la trazione elettrica in formato “integrale”. Nel senso che si tratta di un modello a quattro ruote motrici grazie all’impiego di 3 motori elettrici: uno posizionato sull’asse anteriori e due su quello posteriore, ciascuno dei quali regola il moto sulle singole ruote a differenza di quello collocato sull’avantreno. Una soluzione che rappresenta l’evoluzione del sistema torque vectoring in formato elettrico. A bordo il display principale che segue l’intero perimetro della plancia, è intriso di tutta una serie di dispositivi che si rifanno all’intelligenza artificiale. Analizzano le fasi di guida, fornendo consigli e indicazioni sul traffico.
La novità a portata di cliente è invece la Mitsubishi Outlander Phev, ossia il Suv ibrido plug-in della Casa giapponese. Invariato sopra pelle, è sotto il cofano motore che cela le novità più interessanti. È stato profondamente modificato il powertrain ibrido. Ora, in sostituzione del precedente due litri a benzina a ciclo Otto, si trova un nuovo propulsore a ciclo Atkinson con cubatura di 2,4 litri. Dei due motori elettrici facenti parti del sistema Mitsubishi, quello destinato all’asse posteriore ha subito un incremento di potenza del 10%. Mentre quello accoppiato direttamente al nuovo propulsore a benzina non ha subito alcuna modifica. L’altro punto a favore di Outlander Phev è l’aumento del 15% della capacità del pacco batteria agli ioni di litio, ora passata a quota 13,8 kWh. L’ammodernamento ha riguardato poi anche le modalità di guida messe a disposizione del conducente. Oltre a Normal e 4WD Lock, si affiancano anche Sport e Snow. Gli unici appunti a livello stilistico riguardano il design della mascherina anteriore, le nuove luci diurne a led e un alettone posteriore più marcato. A bordo è stata modificata la fattura dei pulsanti posizionati nei pressi della consolle centrale.
Rimane il fatto che Mitsubishi in Italia sia un marchio che negli anni ha perso appeal. Appena 743 immatricolazioni nel bimestre gennaio-febbraio 2018, ossia l’11,56% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’arrivo di nuova Eclipse Cross dovrebbe in qualche modo essere d’aiuto al mercato della Casa giapponese, sebbene sia disponibile solo con una motorizzazione turbo benzina da 163 cavalli. E il futuro a gasolio dovrebbe riservare un’unità di derivazione Outlander, quindi con cubatura di 2,2 litri. Una realtà che vedremo solo alla fine dell’anno, ma che di fatto non migliora la desiderabilità di una vettura come Eclipse Cross. A livello globale è la Cina il principale mercato di Mitsubishi Motors, grazie principalmente ad Outlander, prodotto localmente. Senza contare la penetrazione della Casa giapponese nei mercati del Sud-est asiatico, grazie anche all’innesto di modelli come Xpander, un monovolume compatto sotto i 4,5 metri di lunghezza.
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