Alla fine del 2017 il gruppo Volkswagen ha agguantato la leadership fra i produttori di veicoli, grazie a vendite che hanno superato i 10,7 milioni di unità. Un quantitativo record che, ovviamente, ha influenzato sia il fatturato, attestatosi a 230,7 miliardi di euro, sia l’utile al netto delle voci straordinarie legate allo scandalo dieselgate, pari a 13,8 miliardi di euro. A questi risultati hanno concorso in maniera determinante i brand automobilistici.
In questo quadro Volkswagen ha registrato un decremento del fatturato del 24,3%, che si è attestato a 80 miliardi di euro a causa della riorganizzazione aziendale. Audi, invece, ha migliorato la performance del 2016 consuntivando 60,1 miliardi di euro. Skoda, invece, ha fatto un bell’exploit poiché è cresciuta del 20,8% fatturando 16,6 miliardi di euro. Seat, dal canto suo, ha incrementato del 11,2% gli incassi raggiungendo quota 9,9 miliardi di euro. Positiva l’annata di Porsche, che ha consuntivato introiti di 21,7 miliardi di euro. Si è conclusa in flessione l’annata della Bentley che ha contabilizzato 1,8 miliardi di euro.
Sul risultato finale pesa anche quanto raccolto dalle attività dei servizi finanziari, da Power Engineering, Ducati, Volkswagen veicoli commerciali nonché Scania e Man. Questi ultimi sono oggetto di un contenzioso con l’Alleanza guidata da Renault che rivendica la leadership mondiale escludendo i mezzi pesanti.
Attualmente il gruppo vanta centoventi stabilimenti sparsi per il mondo, ai quali se ne aggiungeranno altri sedici dedicati alle vetture ibride ed elettriche entro il 2022.
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