Mild-Hybrid ed elettrico sono i fondamenti del futuro marchiato Audi che ha da poco varato un piano quinquennale da 40 miliardi per lo sviluppo e la ricerca tecnica e industriale sul fronte dell’elettrificazione. Che da una parte torna alla tradizione con l’ammiraglia A6, realizzando la nuova versione sul pianale modulare Mlb Evo. E dall’altra, presenta il nuovo suv a trazione elettrica e-tron, primo di una lunga serie di modelli che fanno delle basse emissioni il loro cavallo di battaglia. Tutto questo all’interno di un progresso in cui metano e il redivivo diesel, sono ancora una componente fondamentale del mercato dei Quattro Anelli.
La chiave di lettura di nuova Audi A6 sta tutta nella definizione della tecnologia mild-hybrid. Una scelta tecnica ripresa in toto da vetture più recenti come A8 e A7. Una rete di bordo dedicata a 48 Volt provvede ad una serie di funzioni che un tempo gravavano sul motore a scoppio. Oltre a “sostenerlo” in determinate frazioni di guida. L’argomentazione ibrida è dettata anche dalla presenza di una batteria agli ioni di litio e di un alternatore-starter azionato a cinghia (Rsg) collegato all’albero motore e in grado di recuperare sino a 12 kW. Dettagli che in Italia le potrebbero consentire di essere omologata come vettura ibrida, con tutti i vantaggi che ne derivano dalla possibilità di circolare in zone spesso precluse ad ammiraglie di tale lignaggio.
La gamma motori potente ed efficiente, all’inizio sarà popolata solo da unità con architettura V6: 3.0 Tfsi benzina da 340 cv e 3.0 Tdi da 231 e 286 cv. L’unità a gasolio è equipaggiata con un cambio automatico a 8 rapporti dotato di convertitore di coppia e denominato Tiptronic. Mentre il benzina si affida al doppia frizione S Tronic a 7 marce. Differenze pure per quanto riguarda il sistema di trazione integrale quattro (di serie su entrambe le motorizzazioni) dato che il cambio S Tronic può fare affidamento sulla versione Ultra. In un secondo momento arriverà un quattro cilindri benzina da 204 cavalli della famiglia Tdi, accoppiato a sua volta al doppia frizione S Tronic.
La nuova Audi A6 palesa nuovamente quanto messo in mostra dalle due sorelle citate precedentemente, anche in materia di sistemi di assistenza alla guida come Park Pilot e Garage Pilot. Sistemi la cui sensoristica consentirebbe di affermare il potenziale della guida assistita a livello 3. Materia tabù al momento, per via di una legislazione che vanta diverse lacune sull’argomento, ma che gode di alcune deroghe in determinate zone a livello europeo.
L’idea di condividere la tecnologia è certamente un vantaggio nella razionalizzazione industriale, me tende a spersonalizzare l’auto. Perché gli interni di A6 sono pressoché gli stessi di A8 e A7. Sulla porzione della consolle centrale sono posizionati due display. Uno per gestire le funzioni d’infotainment che, nel caso del sistema di navigazione MMI plus, ha una diagonale di 10,1 pollici. L’altro da 8,6 pollici collocato più in basso, che si occupa di climatizzazione, comfort e dell’immissione degli input di testo mediante la scrittura a mano e la tastiera virtuale. A questi ovviamente si aggiunge il display dell’Audi Virtual Cockpit che, proprio come A8, ha una diagonale di 12,3 pollici.
Di tutt’altra pasta, almeno a livello di meccanica, la nuova e-tron, primo baluardo dell’era elettrica Audi. Verrà il proprio compimento entro l’anno, presentandosi al momento nel formato di concept. Seguendo l’esempio di Tesla, è l’autonomia l’elemento appetibile di e-tron, perché il dato dichiarato si aggira intorno alla quota dei 500 km. A renderla desiderabile è ovviamente il fatto che si tratti di un Suv. Uno Sport Utility Vehicle dotato di tre motorizzazioni: una sull’asse anteriore e due sulle rispettive ruote posteriori. La potenza totale è di 435 cavalli (503 con il boost mode), mentre il pacco batterie è da 95 kWh. Numeri che dovrebbero garantire una velocità massima di 210 km/h e uno scatto da 0 a 100 km/h di circa 4,6 secondi. Pochi dettagli per un’auto che in realtà si deve ancora scoprire del tutto. Grazie all’accordo siglato con Enel, i futuri proprietari di Audi e-tron potranno avvalersi di servizi dedicati. Come la ricarica da colonnine da 150 kW, che consentirebbe alla e-tron di raggiungere la piena autonomia in soli 30 minuti.
Il Suv è solo la punta dell’iceberg di una formazione decisamente più articolata. Che dopo la prima e-tron darà alla luce una Gran Turismo quattro porte, versione di serie del concept Audi e-tron Sportback, oltre ad un modello più compatto.
Nel frattempo la dimensione reale del futuro Audi è garantita anche da alimentazioni alternative come il gas metano. Una scelta che sposa sia il vantaggio delle basse emissioni nocive, sia quello della disponibilità immediata. Mentre il diesel, anche grazie all’intervento dei sistemi mild-hybrid, pare proprio possa avere una seconda chance nel prossimo futuro. Un tipo di alimentazione efficiente in ambito automotive e meno dannosa di come invece viene spesso presentata.
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