Innovazioni «disruptive» della mobilità, nuova centralità del design e dell’ingegneria dell’auto. È il paradigma che potrebbe spiegare la nuova primavera dei carrozzieri piemontesi, i centri stile che hanno fatto grande la tradizione italiana del design automobilistico. Alle spalle ci sono gli anni della crisi , le trasformazioni radicali del modello industriale e degli assetti societari, oggi si guarda ai produttori asiatici e alla rivoluzione dell’auto autonoma, condivisa ed elettrica, come ad opportunità straordinarie.
Nasce in questo humus la partnership industriale tra la piemontese Idea – società fondata alla fine degli anni Settanta da Renzo Piano e Franco Mantegazza – e i cinesi di Lvchi. Gli ingegneri e i tecnici di Idea hanno curato il design e l’ingegneria della Venere, la limousine full electric – 740 kW in 4 motori, fino a 250 Km/h, da 0 a 100 in 3 secondi, pacco batteria al litio da 100 kWh – che sarà prodotta in Italia, come annunciato dai vertici del Gruppo asiatico e poi dal management di Idea. Si tratta del primo progetto in capo al nuovo gruppo automobilistico cinese e, se tutto sarà confermato, l’avvio della produzione limitata nel 2019 – 500 esemplari all’anno – potrebbe essere il primo caso di produzione direttamente in Europa da parte di un gruppo cinese.
Si consolida anche la partnership tra Pininfarina – dal 2015 a guida indiana, grazie all’acquisizione del Gruppo Mahindra – e i cinesi di Hybrid Kinetic, grazie all’ultimo modello creato dalla casa di Cambiano, prima cintura torinese: dopo la berlina H600 e i suv K550 e K750, svelati a Shangai l’anno scorso, è arrivata la quarta concept car all’ultimo Salone di Ginevra, la HK Gran Turismo, telaio in allumionio, velocità massima 350 km/h, equipaggiata con batterie HK da 38 kWh, 4 motori Permanent Magnet integrati con una potenza combinata di oltre 800 kW e trasmissione a 2 velocità.
Le nuove alleanze in nome del design dell’auto non scalfiscono però il desiderio e la capacità dei carrozzieri piemontesi di creare auto esclusive, settore nel quale i maestri italiani di stile hanno da sempre dato il meglio. La stessa Italdesign, dopo l’addio di Giorgietto Giugiaro – tornato quest’anno al Salone di Ginevra con una creazione della GFG Style –, ha creato il brand Automobili speciali: nel 2017 ha debuttato con la Zerouno, 5 esemplari veduti, quest’anno è la volta della versione Roadster, la Zerouno Duerta, sempre in versione limitatitssima e con prestazioni da supercar: fino a 320 km/h, motore V10 da 5,2 litri, 610 cavalli, come la Zerouno coupé l’intera carrozzeria in fibra di carbonio.
Guarda al futuro la H2Speed di Pininfarina alimentata ad idrogeno. Incoronata Concept car dell’anno nel 2016 dal Salone di Ginevra, quest’anno la vettura viene omologata per la corsa in pista e sarà venduta in una dozzina di esemplari. Tecnologia sviluppata grazie alla collaborazione con GreenGT, avrà un motore elettrico alimentato con fuel cell a idrogenno, fino a 300 km/h con una potenza massima di 653 cavalli. Si misura con le sfide della guida autonoma il progetto di Icona, società piemontese nata dalla collaborazione tra Tecnocad e Cecomp che ha sviluppato la concept car Nucleus: sistema di guida interamente autonomo (livello cinque), interni futuristici, senza volante e cruscotto, sei posti, sedute-divano e spazio utile per lavorare o rilassarsi.
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