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Dossier Aboca: chi ama la natura sceglie le auto elettriche

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    Dossier | N. 13 articoliSpeciale flotte aziedali, tutto quello che c’è da sapere sull’auto formato business

    Aboca: chi ama la natura sceglie le auto elettriche

    Tesla Model 3
    Tesla Model 3

    Chi sono i pionieri che hanno scelto di passare alla mobilità elettrica per le flotte aziendali in Italia? Perché lo hanno fatto e cosa si aspettano da questa scelta? Abbiamo posto queste domande a un fleet manager che ha già imboccato la strada dell’elettrico da qualche anno: Stefano Bendandi di Aboca. L’azienda toscana è pioniera e leader dei prodotti a base di erbe medicinali per la salute e il benessere (1.100 dipendenti, 1.400 ettari di superficie coltivata biologicamente, 60mila mq di impianti produttivi).

    «Abbiamo iniziato a integrare auto elettriche nella nostra flotta circa tre anni fa – racconta Bendandi –. I motivi che ci hanno spinto a dare il via a questo progetto sono da ricercare nella mission della nostra azienda, che dà grande importanza al rispetto dell’ambiente e alla diminuzione delle emissioni di CO2. Proprio per dare concretezza a questi principi abbiamo iniziato ad acquisire in flotta auto elettriche ed a sostituire progressivamente le diesel con ibride».

    A breve, Aboca riceverà il quinto veicolo elettrico, che si affiancherà a quello commerciale leggero (assegnato ai servizi generali) e alle auto usate dalle relazioni esterne, dai servizi di logistica fra le sedi e dal presidente e fondatore, Valentino Mercati. «In quest’ultimo caso si stratta di una Tesla, mentre per gli altri veicoli abbiamo messo in campo una collaborazione con Nissan - spiega Bendandi -. Le acquisizioni sono state affiancate dall’installazione di colonnine di ricarica: due nella sede aziendale principale (per quattro auto) e un’altra nello stabilimento di Firenze».

    In tre anni, il panorama delle attività legate alle auto elettriche è completamente cambiato. «Quando abbiamo iniziato a occuparcene – conferma Bendandi – le società di noleggio a lungo termine non erano sufficientemente pronte a seguirci su questa strada. Il problema era nella definizione del valore residuo di queste auto, che portava a un canone di noleggio molto oneroso. Oggi invece la situazione è migliorata. Ad esempio, l’auto elettrica che ci sarà consegnata a breve, benché costi di più rispetto ai modelli che abbiamo acquisito sinora, ha un canone di noleggio inferiore. Ma c’è ancora molto da fare per accelerare la diffusione delle auto elettriche. Una problematica da affrontare è la difformità dei metodi di pagamento accettati dalle colonnine di ricarica, che invece dovrebbero offrire la possibilità di pagare con tutti i metodi disponibili».

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