Investire soprattutto sul brand Jeep e in aggiunta sugli altri due marchi premium del Gruppo, cioè Alfa Romeo e Maserati anche per dare un futuro alle infrastrutture italiane. Ma dire definitivamente addio dal diesel, per spostare le risorse da investire per la guida autonoma e ancora ridimensionare le ambizioni del marchio Fiat dopo aver deciso negli anni scorsi la “fine” di quello Lancia. Ecco in rapida sintesi le linee guida del Piano industriale fino al 2022 di Fca così come l’ha disegnato il numero uno del gruppo Sergio Marchionne.
Mike Manley, ceo della marca americana, ha dichiarato durante la sua presentazione al market day di Fca del primo giugno che i futuri modelli Jeep avranno una variante elettrica. E il Manley ha anche fatto vedere una Renegade elettrificata: non è chiaro se totalmente a batteria pura o ibrida plug-in. Ma non solo: ci saranno, nei prossimi cinque anni modelli a guida assistita di livello 3 entro il 2021 e una completa espansione della gamma con grandi suv a sette posti.
Jeep è dunque al centro dell’evoluzione di Fca e punta ad entrare in tre nuovi segmenti di mercato, quello degli urban suv, la baby Renegade, con un modello realizzato sulla base della piattaforma della Fiat Panda, quello dei pick-up che avrà la piattaforma della nuova Wrangler e quello dei grandi suv con l’ammiraglia del brand Jeep ovvero Wagoneer e Grand Wagoneer in versione rispettivamente a 5 e 7 posti.
A fine del piano tutta la gamma di Jeep sarà completamente elettrificata con modelli soprattutto ibridi destinati in particolar modo a mercati altamente ricettivi come la Cina. Entro il 2022 ci saranno ben otto modelli nuovi al fine di coprire al 100% il mercato, ormai strategico, dei suv. Confermata alla base della gamma. Intanto la Renegade viene offerta coi nuovi motori 3 e 4 cilindri turbo risparmiosi e più green.
Tra i restyling, poi, ci saranno aggiornamenti per la Compass, una Cherokee tutta nuova, il Grand Commander, grosso suv di segmento D, un truck marchiato Jeep, il nuovo Grand Cherokee e un modello, da questo derivato, anche a 7 posti con 3 file di sedili. Tra le novità di peso vi è il ritorno dello storico Wagoneer, un modello che ha fatto la storia di Jeep e che si posiziona nell’area dei mega suv con una variante “Grand”. Proviamo a questo punto ad analizzare il capitolo diesel oltre quello che riguarda la “vecchia” Fiat.
Fca ha programmato l’abbandono della produzione di auto diesel entro il 2021 giustificato con i nuovi regolamenti in arrivo che necessitano di costi troppo alti destinati a diventare insostenibili.. E veniamo allo storico marchio torinese per il quale il piano 2019-2022 un sostanziale ridimensionamento dello scenario produttivo, ma comunque cinque nuovi modelli in arrivo: la 500 100% elettrica a cui si aggiungerà anche la versione ibrida, ma soprattutto l’inedita 500 Giardiniera, 100% elettrica, una non meglio precisata vetture del segmento D con 3 file di sedili, un “utility vehicle” del segmento delle compatte B-Segment e un altro destinato al settore delle super compatte, questi ultimi riservati all’area sud americano dove Fiat è il market leader.
La futura gamma Fiat comprenderà in aggiunta la 500X Hybrid e la 500L Hybrid. Mentre per la Panda la cui produzione sarà spostata in Polonia sono da prevedere motorizzazioni elettrificate non ancora precisate. Da mettere in conto, infine, la scelta sofferta di dire addio alla Punto con le line produttive di Melfi dove è prodotta che si fermeranno alla metà di agosto. Il motivo? Gli automobilisti preferiscono sempre di più i suv. Ma c’è un altro marchio di punta nella galassia Fca. Si tratta di Dodge che col brand Ram con i suoi pick-up che spopolano negli Usa.
© Riproduzione riservata