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Dyson Digital Motor, l’auto elettrica dell’azienda di aspirapolvere si avvicina?

Un produttore di elettrodomestici può diventare un costruttore automobilistico? Tralasciando facili battute su come molte auto siano associate a lavatrici su quattro ruote, secondo Sir James Dyson è possibile. L'azienda diventata famosa in tutto il mondo per le aspirapolvere cicloniche è al lavoro sulla realizzazione di tre modelli elettrici attesi a partire dal 2019. Dopo la conferma dell'investimento di due miliardi di sterline per il progetto, l'azienda britannica - come riportato da Autocar -ha depositato il marchio Digital Motor. Riprendendo il nome utilizzato per i motori di molti prodotti dedicati alla pulizia della casa, Dyson continua lo sviluppo di una gamma di auto elettriche pronte ad arrivare entro la fine del decennio.

Attualmente il progetto vede impegnate 400 persone e il numero è destinato a salire a 700, scelta quasi obbligata per rispettare un piano che prevede la realizzazione di tre vetture con il debutto del primo modello entro il 2019/2020. Si tratterà di una vettura dal prezzo sicuramente importante e con una produzione limitata in meno di 10.000 esemplari. In attesa di conoscere ulteriori informazioni sulla prima auto elettrica prodotta da Dyson, è molto probabile che la batteria utilizzata sarà allo stato solido (ad oggi in fase di sperimentazione da parte di costruttori come Toyota, Bmw e Porsche) e proprio l'origine delle batterie potrebbe influenzare la produzione della vettura. Se il centro ricerche e sviluppo sarà in Gran Bretagna, non è da escludere una produzione in Estremo Oriente della prima auto Dyson.

Al contrario di aziende come Google, che ha deciso di sviluppare componentistica per l'auto ma non produrre vetture con il proprio marchio, Dyson ha l'intenzione di diventare un costruttore automobilistico a tutti gli effetti. Guardando il mercato, con Tesla in difficoltà a rispettare gli annunci fatti e i veri costruttori automobilistici pronti al debutto sul mercato elettrico (dopo investimenti di decine di miliardi di euro), l'iniziativa di Sir James Dyson è sicuramente narrativamente affascinante ma di difficile realizzazione.

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