Motori24

Dossier Guida autonoma tra chimera hi-tech e realtà quotidiana

  • Abbonati
  • Accedi
    Dossier | N. 39 articoliAuto, tutte le novità in arrivo nel 2019: è boom di suv e ibride

    Guida autonoma tra chimera hi-tech e realtà quotidiana

    • –di

    Sempre più spesso si sente parlare di auto a guida autonoma, aprendo scenari nella mente degli automobilisti di vetture senza pilota e di poter viaggiare senza dover più preoccuparsi di quello che succede intorno a loro. La realtà è ovviamente diversa e prima di vedere auto senza conducente bisognerà aspettare alemno una decina anni, mentre sono già in commercio modelli che potenzialmente possono guidare in maniera autonoma in determinate situazioni. Per fare chiarezza sull’argomento la Society of Automotive Engineers, un’associazione con oltre 100 mila ingegneri impegnati nel settore dei trasporti, ha realizzato una distinzione che divide in cinque livelli di automazione i sistemi presenti su una vettura. È importante avere ben chiaro le distinzioni tra i livelli di guida autonoma perché, come spesso accade, quando il marketing prende il sopravvento si genera confusione nell’automobilista parlando di vetture dotate di pilota automatico. Ad oggi nessuna tecnologia presente sul mercato è in grado di sostituirsi al guidatore ma soprattutto il Codice della strada vieta di viaggiare senza le mani sul volante.

    Questa puntualizzazione sottolinea come il guidatore deve tenere ben a mente che la tecnologia non è un mezzo per distrarsi a bordo ma, al contrario, un valido assistente durante ogni trasferimento. Ad oggi la massima espressione tecnologia è rappresentata dal Livello 2, dove troviamo una parziale automazione a bordo.

    Nella modalità di guida specifica il sistema controlla tutti gli aspetti dinamici della vettura, utilizzando informazioni sull’ambiente di guida. Il guidatore controlla i rimanenti aspetti. Il controllo dello sterzo e velocità può essere affidato al sistema, mentre il controllo dell’ambiente circostante e l’intervento in situazione dinamiche rimane appannaggio del guidatore. Con il livello 2 l’automobile non può circolare in forma semi autonoma in ogni situazione ma solo in determinate condizioni, come ad esempio tratti autostradali. I sistemi presenti a bordo permettono di togliere le mani dal volante per pochi istanti, dato che il sistema controlla sterzo e velocità.

    Con il livello 3 si arriva all’automazione condizionata con il sistema che può avere il controllo dello sterzo, della velocità e dell’ambiente circostante. Un forte salto tecnologico arriverà con il livello 4, con i primi veicoli utilizzati per specifiche funzioni già dal 2021. Sono già stati effettuati test su strada, come il viaggio di 190 chilometri realizzato da una flotta di Hyundai, tra cui la nuova Nexo in una versione “laboratorio”, capace di guidare in modalità completamente autonoma in autostrada ad una velocità di 110 km/h.

    Entrati in autostrada i veicoli hanno viaggiato in risposta al naturale flusso del traffico, eseguendo cambi di corsia e manovre di sorpasso e hanno superato i caselli autostradali coreani utilizzando il sistema di pagamento wireless Hi-pass. Se per i livelli 3 e 4 ci vorrà ancora del tempo (e ancora di più per i robotaxi di livello 5), il livello 2 è già presente su un lungo elenco di modelli smart in commercio e in arrivo nei prossimi mesi come nel caso della nuova Audi Q3. Il rinnovato suv compatto dei quattro anelli monta 39 diverse tecnologie di assistenza alla guida tra cui il Traffic Jam Assist, tecnologia che ritroviamo su nuovi modelli come A6 e Q8. Tra i marchi generalisti più attenti alla sicurezza non mancano nomi come Kia, come sottolineato dal livello 2 della nuova Ceed. Tra le novità arriva il Forward Collision-Avoidance Assist, integrato con il Forward Collision Warning, che riconosce anche pedoni e ciclisti e avvisa il guidatore attraverso segnali tattili sul volante. Salto di livello anche in casa FCA, a partire dalle rinnovate Fiat 500X e Jeep Renegade. I crossover costruiti in Italia migliorano l’esperienza di guida grazie a sistemi come il cruise control adattivo e il mantenimento della carreggiata, tecnologie apprezzate in particolar modo nei viaggi autostradali. FCA è al lavoro per rendere disponibili al pubblico auto di livello a partire dal 2023, grazie alle partnership con Waymo, Bmw e Aptiv con cui condividerà investimenti, risorse e dati. Infatti Fca ha potenziato l’alleanza con Waymo per la guida autonoma. Fino a 62.000 nuovi minivan Chrysler Pacifica Hybrid andranno ad aggiungersi alla flotta di veicoli a guida autonoma del marchio americano a partire da fine 2018. Oltre ai costruttori auto, la corsa alla guida autonoma porterà nell’automotive nuovi attori come Invidia , Harman e Huawei. Come nel caso della mobilità elettrica, la corsa alla guida autonoma si tradurrà in un boost tecnologico che costringerà i costruttori automobilistici ad importanti investimenti.

    © Riproduzione riservata