I brand coreani non evitano di strizzare l’occhio alla sportività anche se puntano sempre più sull’elettrificazione, compresa la più estrema basata sulle fuel cell o più semplicemente l’idrogeno. Dopo avere timidamente annunciato questo percorso, Kia e Hyundai lo svelano apertamente in questo periodo, scavalcando altri elementi della loro filosofia eco-friendly. Ovvero, l’imminente arrivo di inedite proposte mild-hybrid e range extender. I due marchi, però, seguono questa road-map in maniera un po’ differente, in modo da evitare che modelli spinti da identici sistemi propulsivi si presentino sul mercato contemporaneamente. Insomma, in modo tale da mantenere sempre viva l’attenzione su quanto stanno facendo.
Partiamo alla Kia, che esprime il concetto di sportività attraverso due nuove versioni che allargano la famiglia della Ceed. La più innovativa è la ProCeed, una shooting-break che si propone come alternativa in formato atletico alla famigliare Sportwagon. La terza variante della famiglia Ceed cela sotto un profilo filante un abitacolo di dimensioni simili a quello delle consanguinee e una zona di carico con una volumetria di poco inferiore a quella della station wagon, ovvero 594 l. La sua famiglia propone un motore turbodiesel, di 1,6 litri con 136 cv, accanto alle unità a benzina sovralimentate di 1, di 1,4 e di 1,6 litri con potenze che vanno da 120 a 204 cv.
Il motore più potente, abbinabile anche al cambio a doppia frizione a sette marce, è l’unico che spinge la Ceed Gt. Questa interpretazione sportiva si basa sulla Ceed hatchback a cinque porte, dalla quale si distingue per il look sportivo e la specifica messa a punto dell’autotelaio. Le modifiche riguardano il set-up dell’assetto, la taratura del servosterzo, il potenziamento dell’impianto frenante e le regolazioni dei sistemi di gestione del dinamismo.
A chi predilige più che la passione per la guida il rispetto per l’ambiente la Kia propone l’e-Niro. La declinazione elettrica del crossover dell’Ovale Rosso sarà disponibile dalla fine dell’anno in due varianti: una con una potenza di 136 cv che promette un’autonomia di oltre 300 chilometri e una da 204 cv, per la quale è dichiarato un range operativo di oltre 610 chilometri.
Passiamo alla Hyundai che nel campo della mobilità a Emissioni Zero dopo avere presentato la Kona Electric, proposta con sistei propulsivi identici a quelli della cugina Niro, ora mette sotto i riflettori la Nexo. Questo suv di taglia media è spinto da un sistema propulsivo fuel cell, ovvero a propulsione elettrica alimentata dall’idrogeno. La Nexo è una delle proposte più all’avanguardia nel settore della mobilità a emissioni zero e cela sotto le vesti un motore elettrico da 163 cv, un pacco batterie da 1,56 kWh e tre serbatoi da 52,2 litri ognuno. Quanto basta, secondo la casa, per assicurare un’autonomia superiore ai 660 chilometri. Tuttavia, a dispetto dell’ufficializzazione del prezzo della Nexo che s’attesta a 69.000 euro, la difficoltà di reperire facilmente questo “carburante” in Italia allontana la possibilità di vedere circolare presto questa Hyundai sulle nostre strade. Tuttavia, l’Italia ha recentemente notificato alla Commissione Europea il Decreto di aggiornamento della regola tecnica riguardante la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti di distribuzione dell’idrogeno. L’atto permette di superare i fattori che hanno frenato la realizzazione di questo tipo di distributori e, contemporaneamente, autorizza l’erogazione dell’idrogeno fino a 700 bar. Ovvero, la pressione con cui l’idrogeno è immagazzinato nei serbatoi delle vetture. Insomma, sebbene molto lentamente, all’unico punto di rifornimento per l’idrogeno presente in Italia, a Bolzano per la precisione, se ne affiancheranno degli altri. Di conseguenza, per le auto a idrogeno dovrebbe aprirsi un nuovo panorama.
Se la scelta della Nexo è spinta da motivi razionali, quella della i30 Fastback firmata dal reparto corse N, invece, è frutto di ragioni emozionali. Infatti, questa nuova versione della berlina-coupé coreana è spinta da un motore di 2 litri turbo che origina la versione standard quando mette in campo 250 cv e la Performance quando la scuderia è composta 275 elementi.
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