Brasiliano di nascita, ma da una famiglia di origini libanesi, 64 anni, Carlos Ghosn, una laurea in ingegneria conseguita
a Parigi, è entrato per la prima volta nel settore automotive nel 1978 assumendo la carica di ceo di Michelin Nord America.
Ma il primo incarico di grande prestigio è stato quello di amministratore delegato di Nissan Motor in Giappone nel 1999 dopo
che Renault ne aveva acquisito il 44% del pacchetto azionario. A lui il costruttore francese aveva affidato la cura del secondo
brand automobilistico giapponese dopo Toyota.
Ghosn si è messo subito al lavoro svecchiando un management non più in grado di gestire l'azienda e mettendo le basi di svolte
future come quelle sull'elettrico e il lancio di modelli come la Leaf rivelatasi poi un grande successo mondiale tanto che
ancora oggi è la vettura a batteria più venduta al mondo.
Gli ottimi risultati ottenuti nelle gestione di Nissan sono valsi a Ghosn l'incarico di amministratore delegato dell'intero
Gruppo Renault e Nissan il 1 maggio del 2005 in sostituzione di Louis Schweitzer. Nel decennio successivo Ghosn ha contribuito
a valorizzare entrambi i brand con importanti partnership come quella siglata con il Gruppo Daimer e destinata a far crescere
in qualità e in affidabilità la gamma “premium” di Renault oltre a portare ad importante accordo per la produzione congiunta
della Renaut Twingo e della Smart, il brand di accesso alla gamma Mercedes.
Dopo aver mantenuto per oltre dieci anni entrambe le cariche di amministratore delegato di Renault e Nissan, il 1 aprile 2017
Ghosn ha lasciato il ruoto di top manager di Nissan per concentrasi sull'Allenza Renault-Nissan estesa con l'acquisto da parte
di Nissan nell'ottobre del 2016 di una quota del 34% di Mitsubishi, con l'ambizione di far diventare il Gruppo il primo produttore
al mondo di vetture.
L'ingresso di Mitsubishi nell'universo Renault Nissan ha, infatti, aperto la possibilità per il Gruppo di sfruttare le piattaforme
già esistenti che fanno da base a modelli come Renault Clio e Nissan Qashqai. Dall'altra parte la Casa francese e Nissan hanno
potuto mettere in conto di poter sfruttare il sistema ibrido sviluppato da Mitsubishi.
Uno scambio di tecnologie che permetterà in futuro alle tre Case dell'Alleanza considerevoli risparmi da destinare agli ingenti
investimenti richiesti per centrare l'obiettivo di fare dell'Alleanza Renault-Nissan e Mitsubishi il primo Gruppo dell'auto
mondiale.
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