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Dossier Ibrido, metano e Gpl. Alternative credibili al motore turbodiesel

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    Dossier | N. 33 articoliLa sfida della mobilità sostenibile

    Ibrido, metano e Gpl. Alternative credibili al motore turbodiesel

    Ionity.    Bmw, Daimler, Ford e Volkswagen con Audi e Porsche hanno creato Ionity,   rete paneuropea di ricarica veloce ad alta potenza
    Ionity. Bmw, Daimler, Ford e Volkswagen con Audi e Porsche hanno creato Ionity, rete paneuropea di ricarica veloce ad alta potenza

    Sopravvivere alla “fine” del diesel. Non sarà facile abituarsi che il motore brevettato nel lontano 1892 dal suo inventore Rudolf Diesel, non sarà più la scelta logica, ad esempio, per chi deve mettere in conto delle lunghe concorrenze. Difficile prevederlo, poi, almeno a casa nostra, dove il diesel rappresenta ancora il 53,3% dell’immatricolato complessivo. Ma alla fine per sopravvivere alla fine del diesel toccherà far ricorso oltre ai “nuovi” benzina, alle alimentazioni alternative.

    Fra le più accreditate c’è soprattutto l’ibrido che ha registrato un aumento dell’interesse triplicatosi negli ultimi anni ed estendendosi anche nel settore delle flotte aziendali. Le perplessità sull’ibrido in alternativa al diesel, tuttavia, restano e riguardano il fatto che è poco adatta alle elevate percorrenza in autostrada per la clientela privata e nel caso delle aziende per la scarsa disponibilità di modelli e versioni, oltre a canoni per l’utilizzo che sono ancora troppo elevati. Per l’elettriche, invece, le prospettive restano ancora più a lungo respiro, ma sono comunque in crescita: non a caso a fine 2018 saranno circa 4 mila i veicoli a zero emissioni immatricolati In Italia, più del 50% acquisiti con la formula del noleggio. E veniamo al capito gas. Da ricordare che il GPL, oltre a metano rappresentano un’altra alternativa sostenibile ai carburanti tradizionali. Ai vantaggi ambientali, si aggiungono, infatti, anche quelli economici, grazie al costo inferiore dei carburanti rispetto a benzina e gasolio oltre ad una facile reperibilità, grazie alla rete degli oltre 4.100 distributori presenti sul territorio nazionale. Senza contare che le auto a GPL o a metano sono esenti dai blocchi di circolazione, oltre ad essere spesso incentivate da amministrazioni locali interessate a migliorare la qualità dell’aria nelle rispettive aree urbane, tanto che in alcuni casi sono, addirittura, esonerate dal pagamento della tassa di circolazione. Più virtuale che reale è, invece, la scelta alternativa rappresentata dall’idrogeno. Se si esclude, infatti, l’area di utilizzo di Bolzano dove è da tempo funzionante un servizio di ricarica che alimenta non solo le automobili, ma i mezzi pubblici con soddisfazione da parte delle amministrazioni locali e dei pochi utilizzatori privati, non sono stati ancora fatti passi avanti per estendere le stazioni di rifornimento, nonostante qualche costruttore, come Toyota e anche Hyundai offrano modelli a fuel cell.

    Il paese “modello” di riferimento per le motorizzazioni alternative è la Norvegia che non a caso alla fine dell’anno scorso ha festeggiato uno storico record: le vendita di auto elettrificate per la prima volta ha raggiunto il 52% del totale, superando quelle dei modelli tradizionali. Secondo i dati raccolti dalla Norwegian road federation (Ofv), la classifica per modelli ha visto al primo posto la Volkswagen Golf, seguita dalla Bmw i3, dalla Toyota Rav 4 e dalla Tesla Model X. Nel dettaglio le elettriche pure rappresentano il 21% del totale, contro il 16% del 2016, mentre è crollata del 23% la vendita di modelli a gasolio. Un risultato che si spiega con la strategia nazionale che ha puntato su forti incentivi dei veicoli più ecologici in sostituzione soprattutto dei modelli a gasolio.

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