In Italia circolano 20 veicoli elettrici che hanno a disposizione 5.000 punti di ricarica. I numeri sono ancora piccoli, ma
tutti i segnali indicano una progressiva crescita. Questo è quanto è emerso durante l'evento annuale organizzato da Motus-e,
la prima associazione italiana costituita sulla spinta dei principali operatori industriali, del mondo accademico e dell'associazionismo
ambientale per promuovere la mobilità elettrica. Infatti è stata fondata a maggio 2018 da Abb, Ald Automotive, Allianz, Cobat,
Enel X, Nissan, Volkswagen, Volvo e, ad oggi conta già 41 associati tra costruttori di auto, utilities, fornitori di infrastrutture
elettriche e di ricarica, filiera delle batterie, studi di consulenza, società di noleggio, università, associazioni ambientaliste
e di consumatori.
Così la mobilità elettrica ha trovato nella paladina Motus-e un supporto estremamente variegato e trasversale.
I numeri sono ancora bassi e pur tuttavia in netta crescita anno dopo anno. Nel 2019 potrebbe avere un'impennata, grazie all'“ecobonus” governativo e agli interventi infrastrutturali in atto per lo sviluppo della rete di ricarica. Per dare l'impulso decisivo all'e-mobility nel nostro Paese però sarà fondamentale il coinvolgimento di nuovi attori della scena industriale e avere una visione da sistema industriale.
Dal convegno è emerso inoltre che la crescita del settore ha alcuni importanti risvolti pratici di cui Motus-e si sta occupando in maniera attiva come la riconversione dei modelli scolastici e accademici, compresa la formazione dei tecnici meccatronici, un vero e proprio bacino occupazionale del futuro. Inoltre è stato sottolineato che nel settore dell'e-mobility il sistema industriale italiano ha già le competenze adatte, anzi, in alcuni casi, delle vere e proprie eccellenze e questo può far diventare l'Italia, anche grazie alla fondamentale collaborazione delle amministrazioni pubbliche, un mercato di riferimento.
L'associazione Motus-e nel 2019, tra le diverse attività, supporterà la creazione di una filiera dell'auto elettrica tutta
italiana, inoltre per assicurare lo sviluppo del settore si adopererà per razionalizzare le azioni dei decisori politici in
un'ottica di semplificazione e agevolazione delle politiche industriali.
L'obiettivo per assicurare lo sviluppo del settore, in definitiva, è aiutare a superare le inerzie che ancora frenano la transizione.
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