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Arriva Giulia Quadrifoglio Racing, la supercar travestita da berlina

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PROVA ALLA 1000 miglia

Arriva Giulia Quadrifoglio Racing, la supercar travestita da berlina

A un anno dall’annuncio del piano di sviluppo industriale di Fca fino al 2022 svoltosi a Balocco il primo giugno 2018, Alfa Romeo, oltre a Jeep, è resta un marchio dal grande peso all’interno del gruppo italo-americano.

In occasione del Capital Market Day, Sergio Marchionne (purtroppo scomparso il 25 luglio) presentò un il piano quadriennale, dove la maggior parte delle novità erano all’insegna dell’elettrificazione, della connettività e della presenza di sistemi di guida autonoma di livello 3. Un programma che prevedeva investimenti percirca 45 miliardi di euro, 9 dei quali dedicati all’elettrificazione, per un totale di 29 nuovi modelli da lanciare entro il 2022.

Quanto ad Alfa Romeo, il programma prevedeva che tutti i modelli del Biscione condivideranno il Dna di Stelvio e Giulia. In arrivo un nuovo crossover compatto, ma anche un suv più grande della Stelvio oltre a due sportive: la Gtv e la 8C che prenderanno il posto dell’attuale 4C. Programmate, infine, le versioni a passo lungo sia di Stelvio che di Giulia destinate unicamente al mercato cinese.

Il miracolo Alfa Romeo però arriva con Stelvio e Giulia, data la concorrenza agguerrita nell’arena dei competitor e le risorse finanze disponibili. Ma dalle poche ricchezze a disposizione sono nati due modelli che ora compongono la gamma della nuova era: Giulia e Stelvio. Ad affiancare le due nate, al salone di Ginevra a marzo, è stato svelato Tonale, il suv compatto del Biscione, seppur in veste di concept.

E Alfa Romeo è passione e performance; infatti nella gamma sono prestati le versioni super pepate di Giulia e Stelvio, le quadrifoglio. Ma non è tutto. Dall’esperienza nella Formula Uno, il marchio del Biscione ha realizzato le versioni Racing, ancora più performanti e vistose. Noi del Sole 24 Ore abbiamo avuto modo di portare a battesimo su strada Giulia Quadrifoglio Racing (una dei dieci esemplari) durante la gara più bella del mondo, la 1000 Miglia. Sono stati oltre 1.800 chilometri lungo strade di montagna, superstrade e città. Una supercar tre volumi la cui base è la quadrifoglio ma alla quale sono stati apportate modifiche che la rendono ancora più “cattiva”. La livrea rende omaggio alla monoposto Alfa Romeo Racing C38, dove spicca il biscione e il rosso in contrasto al bianco perlato. A rendere ancora più aggressiva la presenza in strada, i cerchi da 19 pollici. Negli interni sono stati cambiati i sedili di serie con gli Sparco con guscio in carbonio e cuciture rosse. Al centro della plancia troneggia il display da 8,8 pollici, il più grande disponibile sulla gamma Giulia.

Sotto al cofano si nasconde il 2.9 litri biturbo che, grazie a un tuning specifico, sviluppa fino a 520 cv, nel caso del prototipo che abbiamo provato si arriva a 530 cv. Potenza ma anche sicurezza. Grazie ai freni carbocermanici. Per gli amanti del sound non manca lo scarico in titanio firmato Akrapović.

Alla guida si può scegliere tra le tre classiche modalità intercambiabili con il manettino DNA presente nel tunnel centrale. Cambiando modalità cambia davvero il carattere dell’auto e anche i consumi, che arrivano a 7 litri/100km. La più estrema è D, che rende lo sterzo più preciso, l’acceleratore più sensibile e l’auto più brutale nella messa a terra della potenza.

Il biturbo è accoppiato di serie al cambio ZF a otto rapporti. Molto preciso nei cambi di marcia. Da sottolineare che, i grandi paddle al volante se da un lato sono scomodi per i comandi degli indicatori, dall’altro sono un vero fiore all’occhiello per chi opta per una guida sportiva in “manuale” perché facili da trovare e tirare per il cambio di marcia. E poi invogliano davvero all’uso sportivo dell’auto.

Abbiamo avuto modo di provarla anche sul bagnato, dove in modalità D, con la riduzione dei controlli di trazione, l’auto inizia a scodare, come una vera sportiva a trazione posteriore. A proposito di trazione, la Quadrifoglio Racing dispone di trazione Q4 che parte da posteriore e permette un trasferimento di coppia fino a raggiungere un rapporto di 50-50. Un bel giocattolo da guidare e che sa davvero riportare all’emozione di guidare una Alfa Romeo.

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