3/10 Ferrari SF90 Stradale / Il design
L'impostazione dell'architettura della SF90 Stradale, con cabina posizionata davanti ad un motopropulsore centrale, ha fornito ai designer del Centro Stile Ferrari, diretto da Flavio Manzoni, le condizioni ideali per realizzare un'automobile dalle proporzioni impeccabili, da vera supercar. Il contenimento degli sbalzi, quello posteriore in particolare è più corto dell'anteriore, e uno sbilanciamento in avanti della cabina, generano una caratteristica architettura di tipo “cab forward”, che enfatizza la posizione centrale del motopropulsore. Il baricentro molto basso ha permesso ai designer di abbassare ulteriormente la zona cabina di 20 mm. Questo, assieme a una maggiore curvatura del parabrezza, una rastremazione dei montanti e una carreggiata larga, contribuisce a migliorare le proporzioni e a rendere il volume complessivamente più filante. La cabina raccolta, a forma di bolla, ricorda nell'aspetto un cockpit aeronautico. L'effetto di sbilanciamento in avanti è ulteriormente amplificato dalla geometria di due flying buttress posteriori in color carrozzeria, in cui essa si innesta. Vero e proprio segno distintivo sono i proiettori anteriori che, abbandonato il tema dei moduli ad “L”, con la loro forma sottile “a fessura”, si integrano alle prese d'aria dei freni formando così un caratteristico tema a “C” che conferisce al frontale uno sguardo futuristico e originale. Prima assoluta su una vettura Ferrari, la SF90 Stradale adotta per i fari anteriori la tecnologia matrix LED, che consente di migliorare la visibilità in ogni condizione di guida grazie al controllo attivo del fascio luminoso. Il posteriore è dominato dai terminali degli scarichi alti, che derivano dall'ottimizzazione del layout della linea di scarico mentre, grazie al motopropulsore disposto sensibilmente più in basso che in passato, i designer hanno potuto abbassare la coda. Altro elemento di rottura rispetto al design delle berlinette degli ultimi venti anni, il lunotto posteriore non si raccorda fluidamente a cabina e parafango; questo effetto di discontinuità è evidenziato dal contrasto tra con la griglia di raffreddamento forata, dal quale il lunotto si staglia. Anche i fanali posteriori hanno subito un'evoluzione profonda.
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