6/10 Ferrari SF90 Stradale / Il nuovo cambio automatico
Il cambio doppia frizione a 8 rapporti è stato completamente riprogettato, con architettura a doppia frizione a bagno d'olio. L'introduzione di un nuovo rapporto di velocità e il miglioramento dell'efficienza di trasmissione, è stata interpretata senza compromessi di performance ottenendo un miglioramento di 1% dell'efficienza anche nell'utilizzo in pista. Il tutto senza dimenticare i consumi, diminuiti in utilizzo urbano e autostradale dell'8% nel ciclo WLTP. L'ottimizzazione del layout, ottenuta grazie all'adozione di un carter secco e al significativo compattamento del gruppo frizione, dove il diametro esterno è stato diminuito del 20% rispetto all'attuale cambio, ha permesso di ridurre la quota di installazione in vettura di 15 mm con relativo abbassamento del baricentro della meccanica. Seppur con l'aggiunta di un ottavo rapporto e l'incremento della coppia massima a 900 Nm, superiore del 20% rispetto all'attuale cambio 7 marce, il peso totale è stato ridotto di 7 kg che diventano 10 kg eliminando i ruotismi della retromarcia, la cui funzione è stata delegata ai motori elettrici anteriori della SF90 Stradale. La nuova frizione migliora le prestazioni del 35%, arrivando a trasmettere coppie dinamiche in cambiata fino a 1200 Nm. Grazie all'idraulica di attuazione di nuova generazione si ha una riduzione dei tempi di riempimento frizione del 30%. I tempi totali di cambiata sono così ridotti a 200 ms contro i 300 ms della 488 Pista. Altra novità arriva dallo studio aerodinamico specifico che è stato dedicato alla geometria dei cerchi forgiati, la cui tecnologia costruttiva concede maggiori libertà nella ricerca di soluzioni aerodinamiche. La particolare geometria del cerchio presenta sul canale esterno degli elementi radialmente equi-spaziati tra le razze e modellati come profili alari. La particolare geometria di tali profili consente al cerchione di funzionare come l'elica di una girante, gestendo al meglio i flussi che provengono dall'interno del vano ruota e garantendo due effetti principali: aumentare la rimozione di aria dal vano ruota, creando un effetto estrattivo di cui beneficia anche il flusso che passa attraverso i diffusori anteriori, generando così un extra carico verticale all'anteriore; allineare il flusso in uscita dal cerchione al flusso longitudinale che scorre sulle fiancate, riducendo le deviazioni date dalla portata d'aria uscente in direzione trasversale al moto, e in definitiva diminuendo il Cx della vettura.
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