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Seat Arona, Ateca e Tarraco: il trittico dei suv spagnoli in prova sulle colline venete

Seat Arona
Seat Arona

Il mosaico della gamma Seat piace ai giovani e cresce nei volumi, soprattutto i suv. Siamo stati a Verona e dintorni per (ri)provare e confrontare i tre moschettieri del marchio spagnolo: Arona, Ateca e Tarraco.

Gamma attuale e l’arrivo dell’elettrico.
Dal 2016, quando è stata presentata Ateca, il primo suv di Martorell, la famiglia suv è cresciuta fino ad accogliere Arona e Tarraco. Il marchio spagnolo ha un ruolo strategico all'interno del gruppo Volkswagen e una forte identità che in passato mancava.

In arrivo anche un modello elettrico: el Born, che sarà in grado di avere un'autonomia di 430 km (ciclo Wltp).

Il mercato ha percepito e continua a recepire questo cambio di passo del costruttore spagnolo: nel 2018 sono stati venuti 19.950 unità e l'età media dell'acquirente è di 8/10 anni inferiore rispetto alla media generale.
Tra i modelli della gamma, spiccano i suv che nelle vendite del 2018 hanno inciso per il 42,8%. Ma non è tutto. Già nei primi quattro mesi del 2019 i numeri sono positivi, con una crescita generale di del 13,9% (9.571 unità vendute), di cui il 57,7% a ruote alte.

Un andamento che segue il trend del settore che, negli ultimi cinque anni ha raddoppiato le vendite e che entro il 2025 è destinato a crescere ancora del 40%.

Design unisce e spazio divide.
I tre suv hanno una somiglianza marcata a livello di design, è riconoscibile la mano di Mesonero. Ma si differenziano per le dimensioni: Arona è lunga 4.138 mm ed ha una capacità del bagagliaio di 1.280 litri, Ateca 4.363 mm e 1.604 litri e Tarraco 4.735 mm e 1.920 litri. Tutte comprese nei 4 metri ma con un'abitabilità ben diversa.

La gamma motori di Arona comprende il 1.0 litro Tsi da 95 e 115 cv, il 1.0 Tgi da 90 cv, il 1.5 Tsi da 150 cv e il 1.6 Tdi da 95 cv. Passando ad Ateca, sotto al cofano, si trova il 1.0 litro Tsi da 115 cv, il 1.5 litri Tsi da 150 cv, il 1.6 litri da 115 cv e i 2 litri Tdi da 150 e 190 cv. Infine, la più grande, che arriva fino a sette posti: Tarraco, la cui gamma motori comprende il 1.5 litri Tsi da 150 cv e i 2 litri Tsi da 190 cv e il 2 litri Tdi da 150 o 190 cv.

Da sottolineare che Arona è anche il primo suv a metano grazie alla presenza in gamma del 1.0 litro Tgi omologato come monovalente, cioè in grado di accedere ai benefici fiscali regolarizzati dalle regioni.

Abbiamo provato i tre suv per le strade di Verona e sulle colline venete.
Appena saliti a bordo si ritrova la firma del gruppo tedesco: tutti i comandi sono posizionati in modo ergonomico e intuitivi nell'uso; le qualità migliori che un'auto possa avere per la sicurezza alla guida.

Tarraco è molto spaziosa (come visto anche dalle dimensioni) e si viaggia comodi. Gli interni riportano dettagli di qualità e dal punto di vista tecnologico, sono presenti di serie (tra gli altri) fari Full Led, cruscotto digitale e climatronic. Abbiamo guidato il 2.0 litri Tdi da 150 cv con cambio automatico e ci è sembrato non troppo rapido ma una buona alternativa per chi vuole viaggiare o ha bisogno di spazio. Notevole l'agilità nonostante i 4.7 metri di lunghezza.

E dalla più grande passiamo alla più piccola: Arona. Provata nella versione da 1 litro Tdi da 95 cv con cambio automatico, la piccola è divertente da guidare sulle strade di collina e in città è maneggevole. Certo pecca un po' nella rumorosità dell'abitacolo e nei materiali cheap dei pannelli porta, quest'ultima cosa rilevata anche su altri marchi del gruppo.

Infine, la prima arrivata della famiglia suv Seat: Ateca. Questa ha molto in comune soprattuto con Tarraco, come la disposizione dei comandi sulla plancia o il comfort di bordo. Potremmo dire che questi modelli spagnoli siano in grado di attirare l'attenzione anche di chi fino a oggi ha scelto modelli di marchi premium.

I prezzi partono da poco più di 17mila euro per Arona, circa 24mila euro per Ateca e quasi 30mila euro per Tarraco.

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